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Le insidie in alcuni ricevitori purtroppo iniziano
molto presto, nel momento in cui si cerca di estrarre lo chassis
(telaio) dall'interno del mobile.
Alcuni indici di sintonia sono solidali al mobile ma fissati alle
cordine, se estraiamo senza accorgercene il telaio dal mobile
senza sganciarli prima rischiamo di spezzare la cordina di sintonia
o peggio rompere qualcosa. In questa foto a lato si vede bene
per esempio che e' stato previsto una asola sul fondo del mobile
fatta apposta per sganciare l'indice dalle cordine PRIMA di estrarre
il telaio dal mobile.
Nel dubbio quindi osservare e studiare bene il telaio prima
di iniziare a tirarlo fuori dal mobile..
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La prima cosa da comprendere e' cosa succede
"dentro" un apparecchio quando muoviamo il comando di
sintonia per cambiare stazione.
Generalmente avvengono SIMULTANEAMENTE due cose, ovvero lo spostamento
dell'ago sulla scala parlante e l'azionoamanto meccanico del sistema
di condensatori variabili o induttante variabili, come nel caso
del ricevitore riprodotto qui a fianco I sistemi con induttanze
variabili sono piu' difficili da riparare se la cordina collegata
ai due nuclei si rompe, in questo caso lo spazio a disposizione
e' molto poco, il rischio di danneggiare i delicati avvolgimenti
alto, quindi il consiglio e' di prestare la massima attenzione
quando si fanno interventi su questo tipo di apparecchi.
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Vista in dettaglio del sistema di movimento delle
due bobine (oscillatore locale e sintonia) presenti in questo
apparecchio. Durante il restauro bisogna fare attenzione che la
funicella si muova bene e che i supporti in alto ed in basso dove
scorre siano ben puliti altrimenti il troppo attrito potrebbe
causare lo strappo del prezioso filo.
Inoltre se dovesse capitare di trovare in qualsiasi apparecchio
il comando di sintonia troppo duro mai tentare di sbloccarlo
ruotandolo con forza, sempre cercare di capire prima quale
ne sia la causa. Dopo quando magari si e' rotta qualche
cordina potrebbe essere troppo tardi..
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La prima fase delle operazioni di restauro e'
quella di rimuovere il meglio possibile tutta la sporcizia accumulata
negli anni nelle parti meccaniche, le piccole carrucole dove scorre
il filo, il condensatore variabile, i meccanismi soggetti a movimento
in generale.
Per fare questo va adoperato senza esagerare
un getto di aria compressa aiutandosi con un pennello. Nel pulire
le lamelle del condensatore variabile fare attenzione perche'
a volte se ci rimangono incastrati grossi grumi di polvere poi
quando si cambia stazione si sente gracchiare in maniera molto
fastidiosa. Se questo dovesse verificarsi andra' adoperato con
pazienza un foglietto di carta tagliato in modo tale da farlo
passare tra le lamelle, una per una, fino a quando il disturbo
non e' elminato. Sui condensatori dei vecchi ricevitori, a lamelle
molto spaziate vanno bene anche le piume, potete spennare un qualunque
merlo, piccione, gabbiano che va benissimo..
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Il passaggio successivo sara' guello di lubrificare
ATTENTAMENTE le parti meccaniche
soggette ad attrito nei movimenti, i cuscinetti del condensatore
variabile, i perni ed eventuali rinvii meccanici, facendo MOLTISSIMA
attenzione ad evitare nella maniera piu' assoluta di fare
andare la benche' minima traccia di lubrificante nei percorsi
delle cordine. Se questo dovesse accadere poi iniziano a scorrere
a vuoto sul perno di sintonia e sono dolori, va smontato TUTTO
e sgrassato perfettamente con alcool.
Meglio un perno di sintonia un po duro a ruotare che uno che ruota
perfettamente ma poi non fa cambiare stazione o non muove piu'
l'indice sulla scala parlante..
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Nei casi piu' disperati il perno del condensatore
variabile risulta completamente bloccato, in questa eventualita'
non esiste altra cura se non toglierlo dal telaio e quindi smontarlo
per poterlo riparare, come si vede nella immagine qui a lato.
Si tratta di un intervento noioso e rischioso, alcuni variabili
erano fatti in ZAMA, un composto metallico molto leggero ma con
la caratteristica di spaccarsi di netto. In questi casi ogni tentativo
maldestro di forzatura meccanica puo' mettere fine alla vita di
un variabile, poi per ritrovarlo uguale sono mille problemi. Il
piu' delle volte per fortuna il tutto si risolve con una bella
pulizia, in questo caso ho lasciato a mollo per una notte sotto
spirito tutto il variabile, che la mattina lavato ed asciugatio
e' come tornato nuovo..
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Alcuni apparecchi prodotti dopo gli anni 50 come
quello mostrato qui a lato, dotato di modulazione di frequenza
erano caratterizzati dal fatto di avere due indici di sintonia
indipendenti tra di loro, uno per la modulazione di ampiezza ed
uno per quella di frequenza. Premendo i tasti rispettivamente
OM o MF si metteva in contatto la manopola di sintonia (unica)
con i rispettivi cinematismi.
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Tutto questo ha complicato enormemente il sistema
di cordicelle, ecco una vista in dettaglio del complesso sistema
descritto sopra.
Su alcuni ricevitori GRUNDIG o SABA senza un preciso schema di
passaggio delle cordine rimettere tutto a posto e' quasi impossibile,
per questo motivo consiglio sempre se troviamo una cordina rotta
prima di toglierla prendere nota con cura i vari passaggi che
fa, una volta rimossa sara' impossibile reuperare queste preziosi
informazioni. La cosa piu' facile che puo' accadere e' che ruotando
la manopola della sintonia verso destra l'indice scorra in senso
contrario, o il condensatore variabile si apra invece di chiudersi...
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Se dovesse inoltre capitare (e purtroppo capita)
che la cordina slitta nella sede sulla quale viene avvolta allora
va smontata, pulito bene il perno, (a volte renderlo piu' ruvido
con una piccola passata di lima aiuta a mantenere un migliore
"grip") ed infine riavvolta, in genere per due o tre
giri, facendo attenzione a non sbagliare il verso di avvolgimento,
pena ritrovarsi nella condizione sopradescritta.
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In certi casi poi per aumentare l'attrito tra
il filo ed il perno della manopola di sintonia una volta tolta
la cordina basta avvolgere per tre o quattro giri una sottile
striscia tagliata opportunamente di nastro adesivo da carrozzieri,
quello bianco di carta per intenderci.
L'attrito che avra' con il filo di cotone sara' senz'altro maggiore
di quello con il metallo nudo della puleggia.
Inoltre tirando poi LEGGERMENTE la molla di tenuta aumenteremo
la tensione del filo, diminuendo i rischi di scorrimento a vuoto
della cordina sul perno.
Ovviamente durante tutte queste operazioni se abbiamo maneggiato
dell'olio per lubrificare dovremo essere certi di non lasciare
la minima traccia di unto su questi delicati meccanismi. Eventuali
tracce di sporcizia possono essere tolte con un po' di alcool.
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Se fosse poi necessario sostituire completamente
la cordina allora la faccenda diventa abbastanza complicata, consiglio
sempre di prendere nota BENE di come passa quella danneggiata,
ove possibile, per non trovarsi poi in difficolta con percorsi
del filo indecifrabili.
Con un semplice pezzo di filo di ferro rigido e' utile costruirsi
un attrezzo come quello qui a fianco o in alternativa acquistare
un agganciamolla. Sara' molto utile per aiutarsi a recuperare
il filo durante i passaggi che deve fare intorno alla puleggia
montata sul condensatore variabile.
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Durante le operazioni di passaggio del nuovo
filo e' comodo aiutarsi fermandolo con piccoli pezzo di nastro
da carrozziere per evitare che si svolga da solo. Non e' un lavoro
difficile, necessita solo di pazienza, nei ricevitori piu' complessi
ricablare completamente il sistema di sintonia puo' richiedere
anche mezza giornata di lavoro...
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Come cordina io generalmente uso delle matasse
di cotone che acquisto in bobine, la caratteristica importante
e' che non si sfilacci e sia abbastanza resistente da opporsi
alla molla di tenuta senza allungarsi. Il rischio e' quello di
trovarsi dopo pochi giorni con il perno di sintonia che scorre
a vuoto perche' la cordina si e' allentata troppo.
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Su alcuni ricevitori al posto della cordina in
cotone viene utilizzato del filo di acciaio, in questo caso per
acquistarlo esistono solo le fiere specializzate, dove si puo'
trovare in confezioni tipo quella mostrata a lato.
Questo tipo di cordina in genere viene anche saldato, a stagno,
come un normale filo elettrico, anche l'ago di sintonia spesso
e' saldato. Fortunatamente la tenuta di questo supporto e' notevole,
difficilmente si trova spezzato, se non in seguito a maldestri
interventi o rotazioni esagerate fatte dopo il fine corsa della
manopola di sintonia.
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Cliccando QUI
potete scaricare liberamente un utilissimo file in formato PDF
contenente gli schemi di passaggio delle cordine di un certo numero
di apparecchi.
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