Questa sezione contiene alcune note e consigli riguardanti la riparazone e verifica dei complessi meccanismi di movimento dell'ago indicatore di sintonia e del relativo condensatore di accordo.

Premesso che non esiste quasi nessun apparecchio radio a valvole che non abbia una o piu' cordine (funicelle) per far muovere i suoi meccanismi di sintonia va subito detto che questi tipo di interventi sono spesso di gran lunga piu' complessi (leggi noiosi) di qualsiasi altro guasto elettronico. Per iniziare bene il lavoro ed essere certi di terminarlo nel migliore dei modi bisogna quindi armarsi da subito di una cosa sola:

Nessuna fretta ed una buona dose di santa pazienza.

Premesso questo vediamo nel dettaglio come funzionano questi meccanismi che su alcuni apparecchi, sopratutto quelli piu' moderni di produzione tedesca con modulazione di frequenza possono essere dei veri rompicapo.


Le insidie in alcuni ricevitori purtroppo iniziano molto presto, nel momento in cui si cerca di estrarre lo chassis (telaio) dall'interno del mobile.

Alcuni indici di sintonia sono solidali al mobile ma fissati alle cordine, se estraiamo senza accorgercene il telaio dal mobile senza sganciarli prima rischiamo di spezzare la cordina di sintonia o peggio rompere qualcosa. In questa foto a lato si vede bene per esempio che e' stato previsto una asola sul fondo del mobile fatta apposta per sganciare l'indice dalle cordine PRIMA di estrarre il telaio dal mobile.

Nel dubbio quindi osservare e studiare bene il telaio prima di iniziare a tirarlo fuori dal mobile..

 

La prima cosa da comprendere e' cosa succede "dentro" un apparecchio quando muoviamo il comando di sintonia per cambiare stazione.

Generalmente avvengono SIMULTANEAMENTE due cose, ovvero lo spostamento dell'ago sulla scala parlante e l'azionoamanto meccanico del sistema di condensatori variabili o induttante variabili, come nel caso del ricevitore riprodotto qui a fianco I sistemi con induttanze variabili sono piu' difficili da riparare se la cordina collegata ai due nuclei si rompe, in questo caso lo spazio a disposizione e' molto poco, il rischio di danneggiare i delicati avvolgimenti alto, quindi il consiglio e' di prestare la massima attenzione quando si fanno interventi su questo tipo di apparecchi.

Vista in dettaglio del sistema di movimento delle due bobine (oscillatore locale e sintonia) presenti in questo apparecchio. Durante il restauro bisogna fare attenzione che la funicella si muova bene e che i supporti in alto ed in basso dove scorre siano ben puliti altrimenti il troppo attrito potrebbe causare lo strappo del prezioso filo.

Inoltre se dovesse capitare di trovare in qualsiasi apparecchio il comando di sintonia troppo duro mai tentare di sbloccarlo ruotandolo con forza, sempre cercare di capire prima quale ne sia la causa. Dopo quando magari si e' rotta qualche cordina potrebbe essere troppo tardi..

La prima fase delle operazioni di restauro e' quella di rimuovere il meglio possibile tutta la sporcizia accumulata negli anni nelle parti meccaniche, le piccole carrucole dove scorre il filo, il condensatore variabile, i meccanismi soggetti a movimento in generale.

Per fare questo va adoperato senza esagerare un getto di aria compressa aiutandosi con un pennello. Nel pulire le lamelle del condensatore variabile fare attenzione perche' a volte se ci rimangono incastrati grossi grumi di polvere poi quando si cambia stazione si sente gracchiare in maniera molto fastidiosa. Se questo dovesse verificarsi andra' adoperato con pazienza un foglietto di carta tagliato in modo tale da farlo passare tra le lamelle, una per una, fino a quando il disturbo non e' elminato. Sui condensatori dei vecchi ricevitori, a lamelle molto spaziate vanno bene anche le piume, potete spennare un qualunque merlo, piccione, gabbiano che va benissimo..


Il passaggio successivo sara' guello di lubrificare ATTENTAMENTE le parti meccaniche soggette ad attrito nei movimenti, i cuscinetti del condensatore variabile, i perni ed eventuali rinvii meccanici, facendo MOLTISSIMA attenzione ad evitare nella maniera piu' assoluta di fare andare la benche' minima traccia di lubrificante nei percorsi delle cordine. Se questo dovesse accadere poi iniziano a scorrere a vuoto sul perno di sintonia e sono dolori, va smontato TUTTO e sgrassato perfettamente con alcool.

Meglio un perno di sintonia un po duro a ruotare che uno che ruota perfettamente ma poi non fa cambiare stazione o non muove piu' l'indice sulla scala parlante..


Nei casi piu' disperati il perno del condensatore variabile risulta completamente bloccato, in questa eventualita' non esiste altra cura se non toglierlo dal telaio e quindi smontarlo per poterlo riparare, come si vede nella immagine qui a lato. Si tratta di un intervento noioso e rischioso, alcuni variabili erano fatti in ZAMA, un composto metallico molto leggero ma con la caratteristica di spaccarsi di netto. In questi casi ogni tentativo maldestro di forzatura meccanica puo' mettere fine alla vita di un variabile, poi per ritrovarlo uguale sono mille problemi. Il piu' delle volte per fortuna il tutto si risolve con una bella pulizia, in questo caso ho lasciato a mollo per una notte sotto spirito tutto il variabile, che la mattina lavato ed asciugatio e' come tornato nuovo..


Alcuni apparecchi prodotti dopo gli anni 50 come quello mostrato qui a lato, dotato di modulazione di frequenza erano caratterizzati dal fatto di avere due indici di sintonia indipendenti tra di loro, uno per la modulazione di ampiezza ed uno per quella di frequenza. Premendo i tasti rispettivamente OM o MF si metteva in contatto la manopola di sintonia (unica) con i rispettivi cinematismi.


Tutto questo ha complicato enormemente il sistema di cordicelle, ecco una vista in dettaglio del complesso sistema descritto sopra.

Su alcuni ricevitori GRUNDIG o SABA senza un preciso schema di passaggio delle cordine rimettere tutto a posto e' quasi impossibile, per questo motivo consiglio sempre se troviamo una cordina rotta prima di toglierla prendere nota con cura i vari passaggi che fa, una volta rimossa sara' impossibile reuperare queste preziosi informazioni. La cosa piu' facile che puo' accadere e' che ruotando la manopola della sintonia verso destra l'indice scorra in senso contrario, o il condensatore variabile si apra invece di chiudersi...


Se dovesse inoltre capitare (e purtroppo capita) che la cordina slitta nella sede sulla quale viene avvolta allora va smontata, pulito bene il perno, (a volte renderlo piu' ruvido con una piccola passata di lima aiuta a mantenere un migliore "grip") ed infine riavvolta, in genere per due o tre giri, facendo attenzione a non sbagliare il verso di avvolgimento, pena ritrovarsi nella condizione sopradescritta.


In certi casi poi per aumentare l'attrito tra il filo ed il perno della manopola di sintonia una volta tolta la cordina basta avvolgere per tre o quattro giri una sottile striscia tagliata opportunamente di nastro adesivo da carrozzieri, quello bianco di carta per intenderci.

L'attrito che avra' con il filo di cotone sara' senz'altro maggiore di quello con il metallo nudo della puleggia.

Inoltre tirando poi LEGGERMENTE la molla di tenuta aumenteremo la tensione del filo, diminuendo i rischi di scorrimento a vuoto della cordina sul perno.

Ovviamente durante tutte queste operazioni se abbiamo maneggiato dell'olio per lubrificare dovremo essere certi di non lasciare la minima traccia di unto su questi delicati meccanismi. Eventuali tracce di sporcizia possono essere tolte con un po' di alcool.


Se fosse poi necessario sostituire completamente la cordina allora la faccenda diventa abbastanza complicata, consiglio sempre di prendere nota BENE di come passa quella danneggiata, ove possibile, per non trovarsi poi in difficolta con percorsi del filo indecifrabili.

Con un semplice pezzo di filo di ferro rigido e' utile costruirsi un attrezzo come quello qui a fianco o in alternativa acquistare un agganciamolla. Sara' molto utile per aiutarsi a recuperare il filo durante i passaggi che deve fare intorno alla puleggia montata sul condensatore variabile.

Durante le operazioni di passaggio del nuovo filo e' comodo aiutarsi fermandolo con piccoli pezzo di nastro da carrozziere per evitare che si svolga da solo. Non e' un lavoro difficile, necessita solo di pazienza, nei ricevitori piu' complessi ricablare completamente il sistema di sintonia puo' richiedere anche mezza giornata di lavoro...


Come cordina io generalmente uso delle matasse di cotone che acquisto in bobine, la caratteristica importante e' che non si sfilacci e sia abbastanza resistente da opporsi alla molla di tenuta senza allungarsi. Il rischio e' quello di trovarsi dopo pochi giorni con il perno di sintonia che scorre a vuoto perche' la cordina si e' allentata troppo.


Su alcuni ricevitori al posto della cordina in cotone viene utilizzato del filo di acciaio, in questo caso per acquistarlo esistono solo le fiere specializzate, dove si puo' trovare in confezioni tipo quella mostrata a lato.

Questo tipo di cordina in genere viene anche saldato, a stagno, come un normale filo elettrico, anche l'ago di sintonia spesso e' saldato. Fortunatamente la tenuta di questo supporto e' notevole, difficilmente si trova spezzato, se non in seguito a maldestri interventi o rotazioni esagerate fatte dopo il fine corsa della manopola di sintonia.

 

Cliccando QUI potete scaricare liberamente un utilissimo file in formato PDF contenente gli schemi di passaggio delle cordine di un certo numero di apparecchi.


 


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