Sezione
realizzata per ospitare unicamente i miei ed i VOSTRI
apparecchi prodotti da questa grande azienda italiana che tramite
i suoi pregevoli ed affidabili radioricevitori, registratori,
amplificatori ci ha permesso nel corso di oltre un trentennio
('50-'70 circa) di registrare canzoni, ascoltare la radio, sonorizzare
cinema, circoli, piazze e chiese. La Geloso si è inoltre
distinta per essere una azienda produttrice anche di ottima componentistica
passiva, infatti produceva condensatori, resistenze, medie frequenze,
trasformatori, tutti componenti impiegati poi all'interno dei
propri apparecchi. Vorrei ribadire il fatto che il PRODUCEVA
fisicamente, non si limitava a fare come fanno tante aziende oggi
che stampano il marchio su prodotti realizzati all'estero... Ho
ritenuto doveroso porre una immagine del creatore di tutto questo,
John Geloso, nato nel 1901 in Argentina da genitori piemontesi
rientrati in Patria nel 1904.
Un interessante e ben fatta biografia di John Geloso e' scaricabile
QUI
(proprieta' Leo)
Oltre
alla produzione di apparecchi vera e propria la Geloso si è
inoltre distinta per avere creato e diffuso trimestralmente una
piccola guida di una ventina di pagine che veniva chiamato "Bollettino
Tecnico Geloso". Si trattava in pratica di una carrellata
dei nuovi apparecchi con dettagliate caratteristiche tecniche,
immagini, consigli per l'utilizzo, schemi elettrici e preziose
informazioni per i tecnici installatori e riparatori. Puoi scaricare
una copia completa di questi bollettini (precisamente il numero
65 dell'estate del 1956) semplicemente cliccando QUI.
Tieni presente che il file è scritto in formato PDF (viene
richiesto Acrobat Reader) e che la sua dimensione non è
proprio leggerissima, è di circa 10Mb.
A
lato una bella immagine di una rara insegna luminosa Geloso dell'epoca.
La sua caratteristica e' che veniva data unicamente ai centri
di assistenza piu' importanti.
(Tutte
le immagini sono ingrandibili cliccandoci sopra)
Radioricevitore
Geloso G4-214 navale Foto
per cortesia di Claudio
Bellissimo ricevitore, un pezzo di storia della
produzione Geloso degli anni '60. In questo caso apparecchio ancora
piu' prezioso perche' prodotto appositamente per la Marina Navale
Italiana. La sua caratteristica di avere le gamme di onde corte
suddivise in 6 bande e la doppia conversione lo ponevano al vertice
degli apparati riceventi di quegli anni.
E' possibile scaricare il bollettino tecnico Geloso dove veniva
descritto nel dettaglio questo ricevitore cllccando QUI.
Radioricevitore
Geloso G110 Foto
per cortesia di Giuseppe Antonio
Immagine del primo ricevitore prodotto dalla
Geloso detto "da comodino", questo in virtu' delle sue
ridotte dimensioni. Impiega 5 valvole della serie rimlock Uxx
con accensione in serie, un classico per apparecchi di questo
genere. La ricezione avviene in una gamma di OM + 4 gamme di OC.
Su questo apparecchio non e' presente l'occhio magico che invece
e' stato inserito nel modello successivo, il G301. Veniva impiegato
il DM70, un occhio magico caratterizzato dalla sua forma a punto
esclamativo (!) molto utilizzato dai progettisti Geloso.
Radioricevitore
Geloso G309 Foto
per cortesia di Giuseppe Antonio
Questo carinissimo e piccolo apparecchio e' molto
simile al modello sopradescritto, in questo caso e' presente l'indicatore
di sintonia (occhio magico) del tipo DM70. La caratteristica principale
di questa valvola e' la sua bassa tensione di funzionamento nonche'
le piccole dimensioni che permettono di inserirla anche in apparecchi
dove lo spazio risulta minimo come in questo caso.
Sinto Amplificatore
Geloso G202C Foto
per cortesia di Vanni
Stupendo sistema di diffusione sonora per ambienti
(PA). In pratica un radioricevitore con piu' uscite audio (ad
alta impedenza per non avere perdite nei cavi) da collegare ai
vari altoparlanti disposti nei locali, selezionabili tramite opportuni
deviatori presenti sul frontale dell'apparecchio.
Oggetti di questo tipo venivano usati per esempio in ambienti
tipo la "STANDA"
(ricordate, vero?) dove si rendeva necessario avere una musica
di sottofondo con la possibilita' di sovrapporci il parlato proveniente
da un microfono (presa nera visibile sul lato sinistro), oppure
un fonografo. Un commutatore poi permetteva di selezionare il
gruppo di altoparlanti collegati alle rispettive uscite.
Rafiofonografo
Geloso G143 Foto
per cortesia di Mattia
Bellissimo radiofonografo, datato anno 1953,
realizzato con pregiata impiallacciatura tipo radica di noce,
si tratta di un apparecchio dotato addirittura di testina del
giradischi magnetica, sicuramente una delle prime messe in commercio.
Sintonizzatore
Geloso G532 Foto
per cortesia di Mattia
Si tratta di un sintonizzatore per Modulazione
di Frequenza, da collegare all'ingresso di un qualsiasi amplificatore
di bassa frequenza.Questo apparecchio Geloso G532 e' abbastanza
raro da trovare, in passato venivano prodotti dispositivi di questo
genere per dotare i ricevitori piu' "anziani" della
nuova gamma della MF. In Italia il primo apparecchio importato
completo di modulazione di frequenza e' stato la Telefunken Domino,
potete visualizzarlo nella mia collezione.
Sintonizzatore
Geloso G535 Foto
per cortesia di Carlo IK1WKS (Ventiliglia)
Si tratta di un sintonizzatore, da collegare
all'ingresso di un qualsiasi amplificatore di bassa frequenza.
Lo schema e' disponibile cliccando qui.
Radioricevitore
Geloso G3401 Esemplare
della mia collezione
Ricevitore modello Geloso G3401, si tratta
di un piccolo ricevitore con mobile in legno, probabilmente uno
degli ultimi tipi realizzati così. E' un classico apparecchio
supereterodina a 4 valvole più un raddrizzatore al selenio.
Nella sezione "Collezione" è possibile
osservare in dettaglio questo apparecchio nel suo interno.
Radioricevitore
Geloso G106 Esemplare
della mia collezione
Ricevitore modello Geloso G106, si tratta
di un piccolo ricevitore con mobile realizzato interamente in
bakelite. Nonostante le ridotte dimensioni le caratteristiche
tecniche intese come sensibilità e selettività sono
piuttosto buone, la ricezione avviene tramite un classico circuito
supereterodina a 5 tubi. Nella sezione "Collezione"
è possibile osservare in dettaglio questo apparecchio nel
suo interno.
Radioricevitore
Geloso G324R
Foto
per cortesia di Silvano (Perugia)
Bell'esemplare di radioricevitore tenuto in perfette
condizioni. Monta 5 valvole più un occhio magico del tipo
6E5GT. La ricezione avviene su 5 bande in onde corte più
una in onde medie. L'apparecchio non è dotato di modulazione
di frequenza e la sua data di costruzione si aggira intorno al
1950.
Radioricevitore
Geloso G331
Foto
per cortesia di Gianni (Roma)
Come si può vedere dalla immagine si tratta
di un classico radioricevitore costruito intorno agli anni 60
con selettore delle frequenze di ascolto a tasti, componente detto
anche a "denti di cavallo". Si tratta di un apparecchio abbastanza
comune, con una linea simile ai cugini d'oltralpe Telefunken e
Grundig. Sono tutti (o quasi) apparecchi in grado di ricevere
anche le trasmissioni effettuate in Modulazione di Frequenza.
Radioricevitore
Geloso G142
Foto per cortesia di Giovanni (Roma)
Pregiatissimo radioricevitore provvisto di due
gamme d'onda più occhio magico inserito in un bellissimo
mobile impiallacciato in radica dall'aspetto molto curato. Nella
parte alta dell'apparecchio è ricavato l'alloggiamento
per il fonografo. In una delle locandine in basso è possibile
vedere una pubblicità originale dell'epoca riguardante
questo modello con le sue caratteristiche, dimensioni e soprattutto...
il prezzo: 72.000 lire circa.
Radioricevitore
Geloso G516
Foto
per cortesia di Marco (Torino)
Altro modello, simile al precedente, con il mobile
impiallacciato noce e con il fonografo anch'esso posto nella parte
superiore dell'apparecchio
Radioricevitore
Geloso G185
Esemplare
della mia collezione
Altro radioricevitore, sempre con mobile impiallacciato
realizzato con sviluppo orizzontale di buona fattura. Questo esemplare
è visionabile con maggiori dettagli all'interno della sezione
"collezione".
Radioricevitore
Geloso G503
Esemplare
della mia collezione
Radioricevitore realizzato intorno al 1950, di
discreta fattura sempre con mobile impiallacciato noce. Anche
questo esemplare è visionabile con maggiori dettagli all'interno
della sezione "collezione".
Registratori a nastro e/o a filo(magnetofoni)
Registratori
a filo G241 e G242N Foto per cortesia
di Andrea (Gaggiano)
Bellissimi esemplari di registratori a filo,
precursori di quelli a nastro. Ottimo anche lo stato di conservazione,
cliccando sulle immagini e' possibile infatti vedere anche l'interno
di questi apparecchi.
La registrazione a filo di acciaio e' tecnicamente identica a
quella su nastro, che ancora oggi utilizziamo per esempio nelle
videocassette MiniDV delle telecamere.
Il segnale audio, opportunamente amplificato ed equalizzato viene
applicato alla testina di registrazione e da qui, per induzione,
sul supporto che memorizza le informazioni sotto forma di variazioni
del suo campo magnetico.
Il processo di ascolto e' complementare, ovvero facendo scorrere
sotto la testina il supporto contenente la traccia audio si genera
in uscita una tensione proporzionale al segnale, che a questo
punto viene equalizzata nuovamente e quindi amplificata.
Registratore
a filo Geloso G242 Foto
per cortesia di Andrea (Gaggiano)
Altro maestoso magnetofono, sempre a filo.
In questo caso notare il microfono, dinamico, originale.
Magnetofono
Geloso G250N Foto
per cortesia di Andrea (Gaggiano)
Esemplare di magnetofono, questa volta a nastro
magnetico. La naturale evoluzione del filo di acciaio e' stata
resa possibile dallo sviluppo delle tecnologie in grado di depositare
in maniera uniforme e stabile polvere di ossido di ferro su un
supporto in poliestere flessibile, appunto il nastro.
Le bobine venivano poi invertite e ruotate, cosi' da sfruttare
le due piste del nastro per avere due "lati" di registrazione.
Sui piu' moderni registratori stereo le piste saranno addirittura
4, e nei modelli professionali da studio, con nastri alti 1 pollice
si poteva arrivare fino a 24 tracce simultanee. Clicca QUI
per vedere l'immagine di un mostruoso AMPEX
a 16 piste per rendersi conto quanto sia alto il nastro
da 1 pollice.
Registratore
a filo Geloso RM180 Foto per cortesia
di Piero (Prato)
Bellissimo esemplare di registratore A FILO
magnetico costruito appositamente dalla Geloso per la RAI
e prodotto in serie limitata. Per questo motivo il modello non
inizia con la classica "G" comune a tutti i prodotti
Geloso ma con la sigla "RM".
I registratori a filo sono stati i precursori dei piu' recenti
a nastro, in pratica il principio di funzionamento e' il solito,
solo che la tecnologia di depositare materiali a base di ossido
di ferro su supporti flessibili quali il nastro si e' sviluppata
in anni successivi.
Magnetofono
Geloso G680 Foto per cortesia
di Carmine (Roma)
Magnetofono realizzato interamente allo stato
solido (transistors), prodotto intorno agli anni 70'. Ultimo modello
progettato con i tasto colorati laterali per il controllo del
nastro, in seguito questi comandi saranno tasti cromati disposti
frontalmente. (vedi Geloso G570) Il piccolo strumentino a lancetta
era utilizzato come indicatore in fase di registrazione, per evitare
di saturare il nastro con segnali troppo amplificati. In altro,
tra le bobine, si nota il selettore di velocita' di scorrimento
del nastro, a tre posizioni, con il quale era possibile selezionare
la velocita' e di conseguenza scegliere se avere molta durata
e poca fedelta' di riproduzione o viceversa.
Magnetofono
Geloso G681 Foto per cortesia
di Graziano (Nuoro)
Modello di magnetofono sostanzialmente identico
al suo predecessore G680, visibile qui sopra.
Magnetofono
Geloso G540 Vanguard
Foto per cortesia di Graziano (Nuoro)
Fratello "minore" del modello sopra esposto,
il più recente G681, dal quale differisce per la mancanza
del controllo di tono, il contanastro e la doppia velocità.
Su questi magnetofoni infatti era possibile scegliere generalmente
due velocità, espresse in centimetri al secondo di svolgimento
del nastro (4.75 e 9,5), a seconda della fedeltà di registrazione
richiesta. A velocità maggiore corrisponde infatti una
più fedele riproduzione delle alte frequenze ma con una
durata del nastro ovviamente inferiore. Per la cronaca la velocità
di 4.75 cm/sec è quella poi standard utilizzata dalle normali
audiocassette compatte i oggi.
Magnetofono
Geloso G541 Vanguard
Foto
per cortesia di Graziano (Nuoro)
Magnetofono sostanzialmente identico al modello
precedentemente esposto, il G540.
Magnetofono
Geloso G268
Foto
per cortesia di Graziano (Nuoro)
Esemplare "storico", uno degli ultimi modelli
prodotti ancora a valvole, prima del sopravvendo del transistor.
Qui l'indicatore di registrazione è realizzato tramite
un occhio magico, le forme rotondeggianti tipiche di quegli anni,
il microfono con la sua base (in metallo!).. Notare poi l'indicatore
del nastro a sinistra, in pratica una lancetta tipo orologio collegata
tramite cinghia direttamente alla bobina debitrice. (Il nastro
in riproduzione infatti scorre dalla bobina di sinistra verso
quella di destra, passando sotto le testine di registrazione riproduzione
e cancellazione). Cliccando QUI
potete scaricare un estratto dal bollettino tecnico contentente
anche il suo schema elettrico.
Magnetofono
Geloso G570 Foto per cortesia
di Graziano (Nuoro)
Registratore completamente transistorizzato,
esemplare anche questo in perfette condizioni, completo pure di
microfono. (dinamico).
Magnetofono
Geloso G600 Foto per cortesia
di Biagio (Torino)
Esemplare di magnetofono modello G600 conservato
in ottime condizioni e corredato sia del microfono che del trasformatore
adattatore di impedenza. Quest'ultimo permette il collegamento
del registratore all'altoparlante di un qualsiasi ricevitore e
poter così registrare direttamente dalla radio.
Magnetofono
Geloso G258 Foto per cortesia
di Nolan (Brasile)
Magnetofono realizzato interamente a valvole
prodotto intorno al 1960 circa. Erede del modello G255 (vedi sotto)
da cui ha ereditato la simpatica pulsantiera colorata e la disposizione
dei comandi, oltre che l'aspetto "rotondeggiante". Si tratta in
questo caso di un ottimo registratore a nastro impiegato anche
per le registrazioni sonore. Notare, davanti al centro, l'occhio
magico utilizzato come indicatore delle profondità di registrazione,
una valvola del tipo EM80.
Magnetofono
Geloso G255
Esemplare
della mia collezione
Glorioso magnetofono prodotto in innumerevoli
esemplari che date le sue dimensioni ridotte veniva chiamato "Gelosino".
Impiegava soltanto due valvole (12AX7 e UL41) più un raddrizzatore
al selenio, è parte della mia collezione ed è maggiormente
visibile nella sezione "collezione".
Magnetofono
Geloso G256
Foto
per cortesia di Nolan (Brasile)
Magnetofono simile ai modelli sopra descritti.
Si tratta infatti di un "ibrido" dove è stata utilizzata
la stessa pulsantiera del G255 ma su uno chassis più raffinato
del tipo G258.
Magnetofono
Geloso G600 Foto per cortesia
di Nolan (Brasile)
Con il passare degli anni (qui siamo intorno
al 1960) le linee di questi magnetofoni risentono della "modernità"
del periodo e si fanno più squadrate. Contemporaneamente
inizieranno a farsi spazio all'interno di questi apparecchi anche
i transistors.
Magnetofono
Geloso G257 "silver" Foto per cortesia
di Nolan (Brasile)
Altro esemplare di magnetofono sempre realizzato
come modifica "evolutiva" rispetto ai suoi predecessori. Le bobine
anche in questo caso permettevano la registrazione in entrambi
i sensi, era opportuno però estrarle ed invertirle. Il
nastro era infatti come diviso orizzontalemente in due tracce,
una per il lato A e l'altra per il lato B.
Foto
per cortesia di Nolan (Brasile)
Vista interna del Geloso G257 descritto sopra.
Si può notare facilmente in altro a sinistra l'occhio magico
DM70. Anche in questo modello il sistema di indicazione dello
scorrere del nastro è realizzato con una funicella, tipo
gli indicatori di sintonia dei ricevitori.
Magnetofono
Geloso G651
Foto
per cortesia di Nolan (Brasile)
Esemplare di magnetofono interamente realizzato
a transistors. Viene abbandonata definitivamente la tastierona
colorata per questi tastoni, sempre in plastica ma cromati. L'indicatore
di profondità delle registrazioni ora è uno strumentino
a lancetta, l'epoca degli occhi magici (primo tra tutto il DM70)
è definitivamente terminata. Negli anni successivi i registratori
a bobine continueranno ad essere solo appannaggio dei sistemi
audio professionali, per l'utente "domestico" la Philips ha appena
inventato la "Compact Cassette", ossia il nastro montato dentro
una piccola cassetta di plastica che ancora noi tutt'oggi utilizziamo
e conosciamo bene.
Foto
per cortesia di Nolan (Brasile)
Una pubblicità dell'epoca riferita al
modello sopra descritto Geloso G651. Simpatica l'idea del "fonocomando"
chiamato VOCEMAGIC... In pratica si trattava di un VOX per avviare
ed arrestare il registratore in funzione dei rumori captati dal
microfono...
Apparecchi
Televisivi
(Tutte
le immagini sono ingrandibili cliccandoci sopra)
Televisore
Geloso GTV1012 Foto
per cortesia di Mattia
Questo splendido ed ottimamente conservato GTV1012
e' stato il primo televisore 21 pollici prodotto dalla
Geloso, equipaggiato peraltro con il rarissimissimo telaio 956.
Di questo chassis ne sono stati prodotti pochissimi esemplari.
Questo apparecchio utilizzava il sistema intercarrier come media
frequenza audio-video ed il suo costo era di 260.000 lire nel
1953.
(Come riferimento all'epoca un impiegato prendeva 40 mila lire
al mese!!)
Nei dettagli ingranditi della foto (cliccandoci sopra) notare
come la geometria del monoscopio "storico" RAI
sia ottima, cosa che su un apparecchio di questo tipo denota l'alta
qualita' costruttiva considerando che, come si puo' vedere, molti
sono ancora i condensatori originali.
Televisore
Geloso GTV1014 Foto
per cortesia di Valentino (Milano)
Bellissimo
apparecchio, quasi
gemello di quello descritto qui sotto, si differenziano per chassis
leggermente differenti montati all'interno dello stesso mobile,
di pregiata fattura con bellissime venature tipo radica. Il cinescopio
di 21' (un 21AUP4) e' con un angolo di deflessione di 70 gradi
quindi molto lungo (50cm circa). All'interno di questo apparecchio,
peraltro perfettamente funzionante, si puo' notare il gruppo UHF
per ricevere il secondo canale, aggiunto successivamente, come
spesso avveniva negli anni 60. Anche in questo caso il peso dell'apparecchio
rasenta il mezzo quintale, gran parte dovuto proprio al tubo catodico.
Televisore
Geloso GTV959 Foto
per cortesia di Andrea (Malonno - Brescia)
Splendido esemplare di televisore Geloso GTV959.
Si tratta di un bellissimo apparecchio perfettamente restaurato
da Andrea, il suo proprietario.
Durante le fasi di restauro (durate sei mesi) tutti i condensatori
sono stati sostituiti con nuovi, avendo inoltre cura di mimetizzarli
dentro gli originali. Nella foto ingrandita si puo' apprezzare
il risultato finale, e' praticamente tornato come appena uscito
dalla fabbrica, ovviamente funzionando perfettamente.
Molto bello anche il mobile realizzato in radica impialacciata,
praticamente perfetto.
Principali
caratteristiche:
-
televisore Geloso GTV1014 (chassis GTV959)
- 21 pollici 70° di deflessione
- 21 valvole più cinescopio (21AUP4)
- due altoparlanti ai lati
- misure 68 x 64 x 60
- peso totale kg 42.4 (!!!)
Televisore
Geloso G1528 Foto
per cortesia di Giulio (Fossano - Cuneo)
Si tratta di un bellissimo apparecchio televisivo
Geloso GTV 1002, da 17 pollici di schermo a 70° di deflessione,
prodotto nel dicembre 1954. Notare l'eleganza delle rifiniture
in simil radica e l'aspetto "tondeggiante" del mobile,
tipico di quegli anni. Cliccando sulla foto si accede ad una carrellata
di immagini del suo interno davvero interessanti. Si puo' notare
alcuni particolari come i doppi altoparlanti (uno per lato), la
poderosa valvola raddrizzatrice (una 5U4) la sezione EHT racchiusa
come di consueto nella gabbia, tutti gli stadi di Media Frequenza..
Ottimo inoltre il suo stato di conservazione, sia esteticamente
che elettronicamente, visto che e' addirittura funzionante! (Almeno
fino a quando come sulle Onde Medie ci oscureranno il segnale
CCIR per migrare verso il ..digitale terrestre....bleah!
Amplificatori
di potenza e preamplificatori
Amplificatore
Geloso G213A
Esemplare
della mia collezione
Questo amplificatore appartiene alla mia collezione,
maggiori dettagli sono disponibili nella sezione "Collezione"
cliccando QUI.
Si tratta di un apparecchio che negli anni 60 era molto diffuso
nelle chiese, in generale dove ci fosse la necessita' di sonorizzare
ambienti di medie dimensioni.
Per ridurre al massimo il rischio di ronzio addirittura i filamenti
delle valvole preamplificatrici erano alimentati in continua.
Per i curiosi lo schema e' disponibile cliccando QUI.
Amplificatore
Geloso G232-HF
Foto
per cortesia di Mattia
Raro esemplare di amplificatore, si tratta
di un push pull di EL34. Dotato dei classici due ingressi microfono
e phono. Nella immagine interna in alto a sinistra e' ben visibile
in rosso il raddrizzatore al selenio utilizzato per rettificare
la tensione alternata di rete per la polarizzazione di griglia
delle finali ed il filamento delle preamplificatrici. L'anodica
e' invece ottenuta tramite il doppio diodo GZ34.
Per i curiosi lo schema e' disponibile cliccando qui.
Amplificatore
Geloso G260A
Foto
per cortesia di Carlo IK1WKS (Ventiliglia)
Bell'esemplare di amplificatore, anche ottimamente
conservato. Si tratta del modello Geloso G260A un poderoso
finale da 50W equipaggiato con un push-pull di 807.
Anche in questo apparechio e' prevista una uscita per l'alimentazione
della cellula fotoelettrica, utilizzata negli apparecchi riproduttori
cinematografici di grande formato (tipicamente 16 e 35mm).
Per i curiosi lo schema e' disponibile cliccando qui.
Amplificatore
Geloso G203 HF
Foto
per cortesia di Fulvio
Esemplare di amplificatore, modello G203, dovrebbe
essere il più piccolo della produzione, si tratta di
un classico push pull. Notare come i due trasformatori (alimentazione
ed uscita) siano rigorosamente posti a 90 gradi l'uno dall'altro,
questo per minimizzare il rischio di introdurre ronzii e disturbi.
In questa immagine il coperchio di protezione è stato
ovviamente rimosso.
Foto
per cortesia di Fulvio
Vista dell'amplificatore, chiuso. Si può
notare sul lato sinistro il selettore relativo al tipo di ingresso,
fono magnetico (bassa impedenza) o fono a cristallo (alta impedenza,
tipicamente quello delle testine piezoelettriche).
Amplificatore
Geloso G226A Foto
per cortesia di Antonello
Immagine del modello Geloso G226 una volta
rimosso il suo coperchio a griglia protettivo. Si tratta di
un push pull di 6V6GT, l'apparecchio dovrebbe erogare una potenza
di circa 30-40 watt reali. Si tratta di modelli "storici" tutti
rigorosamente cablati su pesanti e solidi chassis di metallo.
Amplificatore
Geloso G3262A Foto
per cortesia di Antonello
Esemplare di un potente amplificatore sempre realizzato
con la tecnica del push-pull. Anche in questa immagine per chiarezza
è stato tolta la griglia protettiva.
Foto
per cortesia di Antonello
Stesso modello di amplificatore visto completo
del coperchio di protezione. Si tratta di un poderoso amplificatore
in grado di sonorizzare ambienti di medie dimensioni. Spesso
in passato amplificatori di questo tipo venivano usati all'interno
di cinema, chiese, in generale dove venivano richiesti livelli
di potenza abbastanza elevati.
Amplificatore
Geloso G213A Foto
per cortesia di Antonello
Altro amplificatore, sempre con stadio finale
in controfase, si trattava per lo più di apparecchi con
ingresso micro e fono adatti ad amplificare locali di medie
dimensioni. Si può tranquillamente affermare che intorno
agli anni '60 praticamente quasi tutte le chiese facessero uso
di amplificatori di questo tipo durante la celebrazione delle
funzioni religiose.
Amplificatore
Geloso G244A
Foto
per cortesia di Antonello
Immagine riguardante un modello di amplificatore
dove era prevista anche una sezione pre (il modello G243) separata.
Questo ampli, di potenza più contenuta era realizzato
con in canali separati, sinistro e destro.
Amplificatore
Geloso G211A Foto
per cortesia di Antonello
Altro amplificatore, sempre un push pull di
6V6 questa volta più recente e realizzato a tubi con
ampolla classica. Si può notare, come in quasi tutti
gli altri esemplari, sul lato destro la valvola dell'alimentatore,
sempre un raddrizzatore a doppia semionda.
Apparecchi vari
Centralino
Geloso G1522 Foto
per cortesia di Sasnte
Rack di apparecchi prodotti intorno agli anni '70,
erano gia' transistorizzati e probabilmente rappresentano purtroppo
l'ultima serie di ricevitori ed equalizzatori prodotti dalla Geloso.
Centralino
Geloso G1522 Foto
per cortesia di Mattia (Milano)
Bellissimo apparecchio, sintoamplificatore di
potenza, realizzazione anno 1959. Si tratta di un ricevitore a
piu' gamme (tra cui anche la modulazione di frequenza) dotato
di un finale di potenza ed uscite multiple selezionabili, adatto
a sonorizzare grandi ambienti, suddivisi in zone. Veniva utilizzato
per diffondere musica in sottofondo piu' messaggi parlati (tramite
ingresso microfonico) in ambienti tipo grandi magazzini o simili.
Sinto-Amplificatore
Geloso G1528 Foto
per cortesia di Vito (Chieti)
Poderoso sinto-amplificatore utilizzato per sonorizzare
grandi ambienti. La potenza ottenibile REALE
è di circa 35W ottenuta tramite un push-pull di EL34. Addirittura
sul pannello posteriore sono presenti 30 uscite per altoparlanti
sezionabili separatamente ed un sintonizzatore integrato in grado
di ricevere MF, OM, OC e OL. Si tratta purtroppo di uno degli
ultimi apparecchi che la Geloso ha prodotto, questo esemplare
è datato circa 1972, poi con la chiusura dell' azienda
è cessata la produzione.
Pubblicita'
Ecco
di seguito alcune caratteristiche riproduzioni di pubblicità
dell'epoca.
(Immagini per cortesia di Luca Rossi).