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Ecco come si presentava l'apparecchio appena
arrivato in laboratorio, guasto ma in ottimo stato di conservazione,
perfettamente completo di tutte le sue parti.
Si tratta di un bellissimo ricevitore prodotto in Inghilterra
agli inizi degli anni 50'. Il look del mobile e' alquanto particolare,
da notare il fatto che tutte le manopole sono situate lateralmente
e non frontalmente come nella stragrande maggioranza degli apparecchi
dell'epoca.
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Vista interna di questo particolare apparecchio.
Indubbiamente la sua inusuale forma del mobile lo rende particolarmente
prezioso. Da un primo esame visivo non sembra che sia stato
manomesso, cosa da non sottovalutare mai, perche' i guasti causati
dal tempo sono sempre prevedibili, quelli causati da mani inesperte..
purtroppo no.
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Vista frontale del telaio una volta rimosso
dall'interno del suo bel mobile in legno. In questo caso la
preziosissima e delicatissima scala parlante in vetro e' fissata
al mobile stesso, quindi l'estrazione dello chassis non ha presentato
particolari insidie o problemi. Anzi in questo caso, piu' unico
che raro, le viti di fissaggio non si trovano sotto ma sopra,
quindi facilmente accessibili.
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Da notare l'estrema cura con la quale questo ricevitore
e' stato prima progettato e quindi costruito.
Ogni valvola e' dotata di un suo schermo, ovviamente collegato
con la massa del telaio, in grado di evitare fenomeni di autooscillazioni
o disturbi nella ricezione dovuti a fenomeni elettrici esterni.
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A testimoniare l'ulteriore cura con la quale e' stato
prodotto questo ricevitore ogni sua valvola riporta la targhetta
identificativa. Si tratta di valvole con zoccolo a sette piedini,
marcate pero' secondo lo standard Inglese, completamente differente
dal nostro, di tipo europeo.
Anche in questo caso l'Inghilterra ha deciso di dotarsi di un
suo standard nella nomenclatura delle valvole che purtroppo
non offre nessuna corrispondenza con le nostre.
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Ecco una vista del telaio una volta terminato
il restauro. Notare i due indicatori di sintonia, solidali tra
di loro e mossi dall'unico comando laterale. I quattro pulsanti
davanti, presenti unicamente in questo modello, invece permettono
di allargare la banda di ascolto per le onde medie e corte.
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Vista del telaio dal sotto, anche in questo
caso il restauro di tipo conservativo che ho effettuato non
ha prodotto evidenti segni di manomissione all'apparecchio.
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Telaio visto da dietro. In alto a sinistra si puo' notare
la sostituzione della valvola convertitrice, come verra' dettagliatamente
descritto dopo, sostituzione necessaria in quando la valvola
originale presentava un corto circuito tra l'anodo e la griglia
della sua sezione triodo oscillatore locale.
Oltre a rendere l'apparecchio assolutamente muto questa valvola
difettosa ha peraltro danneggiato la resistenza di carico posta
in serie al suo anodo, rendendone necessaria la sua sostituzione.
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Altro particolare degno di nota e' la presenza
all'interno di questo apparecchio di una antenna interna, ricavata
tramite un rivestimento di alluminio attaccato al pannello posteriore.
Niente di particolamente efficente sopratutto nelle onde corte
ma abbastanza per riuscire a captare agevolmente le stazioni
presenti nella gamma delle onde medie.
Anche questo e' un dettaglio che denota la classe e la cura
con la quale e' stata realizzata questa radio.
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Ed eccoci alla sostituzione della valvola guasta,
precisamente una introvabile X78 con una comunissima
ECH42.
Nella sezione "Le sostituzioni
sporche" sempre di questo sito ho descritto nei
dettagli come sono riuscito ad effettuare questo intervento.
In riparazioni di questo tipo si deve sempre preservare l'originalita'
dei componenti, cambiare lo zoccolo dal telaio per adattarlo
alla nuova valvola sarebbe stata una bestialita'.
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Particolare ingrandito della targhetta identificativa
posta all'interno del mobile e riportante i nomi delle aziende
del gruppo per le quali erano utilizzati brevetti sotto licenza
nella costruzione di questa radio.
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Particolare del logo HIS MASTER VOICE Columbia - Marconiphone,
poi diventata EMI, che in Italia importava i suoi prestigiosi
apparecchi con il nome "LA VOCE DEL PADRONE".
L'insolito nome deriva da un episodio, realmente accaduto,
che vede questo cane, un jack russell terrier di nome Nipper
intento ad ascoltare i suoni che provengono dal grammofono.
I suoni sono quelli della voce del suo amato padrone, deceduto
da poco che erano stati registrati qualche tempo prima. L'immagine
con il cane e' tratta dal dipinto di un certo Francis Barraud,
fratello dello scomparso, il quale aveva notato che il cane
passava molto tempo ad ascoltare la voce del padrone
davanti al grammofono. Il dipinto guardacaso poi intitolato
His Master's Voice e' stato quindi acquistato dalla societa'
Gramophone (Marconiphone), e divenne per sempre il logo della
azienda, prima produttrice di apparecchi radio qundi anche casa
discografica.
Ad oggi esistono ancora moltissimi dischi per lo piu' 78 giri
con stampato sopra questo affettuoso cagnolino.
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Vista posteriore dell'apparecchio, e' possibile
notare la presa denominata "PLATE AERIAL OFF" che
altro non e' che una boccola senza dietro alcun collegamento
elettrico dove inserire lo spezzone di filo proveniente dall'antenna
interna quando ne viene utilizzata una esterna.
Una vera accortezza in termini di progettazione che la dice
lunga su come la His Master Voice produceva i propri apparecchi.
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Ed ecco finalmente il ricevitore perfettamente
restaurato e pronto per essere restituito al legittimo proprietario.
Devo dire che nonostante la sostituzione della valvola convertitrice
con una equivalente le prestazioni in termini di sensibilita'
non sono male, compatibilmente purtroppo con la penuria di stazioni
che oggi popolano la gamma delle onde medie.
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