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Costruttore |
RCA |
Modello |
Detrola |
Anno di costruzione |
1932 |
Gamme d'onda |
OM |
Valvole impiegate |
57 - 58 - 55 - 47 - 82 |
Circuito di ricezione |
Supereterodina con MF a 455Khz
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Alimentazione |
110 |
Dimensioni |
37x45x24 |
Finale audio |
82 |
Occhio magico |
non presente |
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Bellissimo apparecchio prodotto su licenza
RCA Victor dalla Detrola, si tratta di un ricevitore supereterodina
prodotto negli Stati Uniti, per questo motivo la sua alimentazione
avviene unicamente a 110V.
L'ho trovato in un mercatino sepolto sotto un mucchio di rottami,
nonostante questo il suo stato complessivo e' buono, il telaio
non e' stato esposto ad umidita' ed anche il mobile si presenta
in uno stato piu' che dignitoso.
Questo genere di ricevitori vengono definiti
a "chiesetta" proprio in virtu' della loro forma,
sono stati prodotti fino alla fine degli anni 30, poi soppiantati
da nuove forme.
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Vista interna dell'apparecchio appena arrivato
in laboratorio, un po' di ruggine sullo chassis (comprensibile
visto gli anni) ma nel complesso in buone condizioni, la cosa
piu' importante e' che sembra non sia stato manomesso.
Anche le valvole ed i loro schermi sono originali.
Lo schienale non manca, su questi apparecchi prodotti negli
USA in quel periodo era consuetudine lasciare il dietro a
"vista", le norme di sicurezza relative alla loro
alimentazione elettrica ancora non esistevano.
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Interessante notare questa targhetta rossa posta sul retro
del telaio, indica i numerosi brevetti depositati o in corso
(patent pending) realizzati dalla RCA.
La RCA (Radio Corporation of America) e' la societa' che piu'
di altre negli USA ha investito in ricerca e sviluppo nel settore
della radio (poi TV). E' stata in pratica l'antesignana di quello
che oggi definiremmo "consorzio d'impresa".
Il principio stesso di funzionamento della supereterodina,
ovvero la conversione di frequenza e' stato inventato dagli
ingegneri RCA, in particolare Armstrong, quello che per internderci
ha dato il nome all'oscillatore omonimo.
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Vista dello chassis una volta rimosso dal mobile, si puo'
notare il condensatore variabile di sintonia a tre sezioni,
un classico per questo genere di apparecchi.
La scala di sintonia in questo caso e' "muta" ovvero
non riporta come sugli apparecchi piu' moderni il nome delle
stazioni ma solo la lunghezza d'onda dove e' sintonizzato
l'apparecchio.
Solo nel primo dopoguerra tutte le scale di sintonia sono
diventate "parlanti", termine che indicava il fatto
che vi erano scritte le varie citta'.
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Vista posteriore dello chassis, notare gli importantissimi
schermi posti sulle valvole. In questo genere di apparecchi
l'amplificazione tra stadi era piuttosto spinta, per garantire
una buona sensibilita' all'apparecchio, senza questi schermi
si sarebbero generate autooscillazioni oltre che un funzionamento
instabile.
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Il telaio si presenta con pochi componenti, i condensatori a carta (quelli gialli) sono tutti di costruzione RCA.
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Vista del telaio una volta terminato il suo restauro,
notare che manca il cordone di alimentazione.
Questo perche' in realta' tengo questo apparecchio solo per collezione,
il suo funzionamento e' stato testato unicamente a banco, sempre
con lo chassis non rimontato.
Per avere un funzionamento ottimale avrei dovuto cambiare gran
parte dei condensatori a carta oramai in vistosa perdita ma su
questa radio ho preferito non introdurre modifiche, tanto visto
che e' alimentata a 110 sarebbe stato impensabile tutte le volte
provarla con il trasformatore riduttore da 220V. |
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