Vista d'insieme del
magnetofono completamente smontato in attesa del
suo restauro. Le operazioni di restauro
sia meccanico che elettronico
hanno richiesto circa 10
ore di lavoro.
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Vista relativa ad altri
componenti. Da notare in basso a sinistra la valvola DM70, detta
"occhio magico". Serviva per indicare il livello di registrazione,
come adesso avviene con i moderni VU meter fluorescenti. Potete
osservarla ingrandita nella sezione del sito Componenti dal
passato.
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In questa immagine
vedete il magnetofono dal basso; si nota le uniche due valvole
presenti al suo interno, in alto la 12AX7 con il suo schermo
ed al centro la UL41. I due coloratissimi condensatori elettrolitici
di filtro che montava a quei tempi la Geloso. Avevano il compito
di livellare la tensione anodica da applicare alle valvole,
rettificata prima dal raddrizzatore al selenio. In basso il
cambiatensione.
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Particolare del lato
posteriore dove si può notare sul lato destro
la meccanica della pulsantiera e comunque, nel complesso,
un cablaggio abbastanza ordinato.
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Vista molto ingrandita
del capstan, rullino in gomma presente in tutti i dispositivi
a nastro, anche quelli moderni di oggi.. Il suo compito è
quello di garantire al nastro una velocità di scorrimento
costante, prima che questo passi davanti alle testine.
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Qui a lato una immagine
raffigurante il magnetofono G255 estratto dal bollettino tecnico
Geloso numero 65 dell'estate 1956.
Addirittura oltre al prezzo (....!) viene
riportata la tassa RADIO che lo Stato
Italiano percepiva per tutti
i dispositivi radioelettrici
prodotti
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