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Foto scattata la sera stessa dell'arrivo
dell'apparecchio a casa. Questo esemplare e' stato acquistato
a Lucca durante la fiera antiquaria che si svolge il terzo fine
settimana di ogni mese. Non pensavo fosse possibile racchiudere
tanta polvere dentro un apparecchio radiofonico...La foto purtroppo
non rende giustizia ai chili di polvere "storica" depositata al
suo interno. Quello illustrato è un particolare della valvola
raddrizzatrice, rigorosamente a riscaldamento diretto, modello
Marconi U12. La pulizia dello chassis è stata fatta con
aria compressa ed uno sgrassante. |
Il mobile in legno molto sporco è
stato completamente scartato, ripulito dentro e fuori e trattato
con impregnante per legno colore noce scuro. La tela davanti all'altoparlante
è stata sostituita, mentre tutti i riporti in bakelite
sono solo stati rimossi per pulirli meglio. Al termine una passata
di cera prottettiva ha restituito al mobile in legno tutta la
sua originale bellezza. In questa immagine potete vedere il mobile
prima del suo restauro, che ha richiesto due giorni di lavoro..
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Vista del mobile terminato il suo restauro.
La lucidatura è rigorosamente effettuata a gommalacca,
passandone come da manuale tre mani provvedendo tra una mano e
l'altra ad una asportazione del velo tramite lana d'acciaio finissima.
La ceratura (a caldo) ha poi reso molto lucida tutta la sua superfice.
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Immagine ripresa nell'emozionante momento
del primo collaudo elettrico. Prima di alimentare questi ricevitori
"storici" è opportuno sostiuire tutti i condensatori elettrolitici,
misurare le resistenze e tutti gli avvolgimenti. Inoltre non si
può alimentare il tutto "di botto" con 220V, si deve utilizzare
un regolatore di tensione in grado di fare salire poco per volta
la tensione applicata all'ingresso della radio. (Da 50v a 220v
in circa 15 minuti). Non dobbiamo dimenticarci infatti che i componenti
elettronici di questi apparecchi sono stati sotto tensione
l'ultima volta magari anche trenta anni fa.. |
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Il sistema indicatore di sintonia, alquanto bizzarro, è
in pratica composto da una lamella collegata ad un avvolgimento
posto in serie alle valvole amplificatrici di MF. Al variare
dell'intensità del segnale ricevuto varia chiaramente
la corrente assorbita dai tubi e di conseguenza l'angolo di
deformazione della lamella stessa. Una lampadina poi proietta
sulla scala visibile dall'esterno l'ombra della lamella dando
una indicazione visiva della intensità dell'emittente
sintonizzata....
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In questo ricevitore
l'altoparlante come si può vedere, non è dotato
di un magnete per generare il campo magnetico necessario al
suo funzionamento ma sfutta una bobina avvolta sulla parte posteriore
dell'altoparlante stesso. Questo avvolgimento è alimentato
dalla stessa tensione anodica, una soluzione tecnica dovuta
alla impossibilità per quegli anni di disporre di magneti
permanenti di una certa potenza. Il blocchetto che si vede sul
lato destro è un condensatore di filtro.
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Vista dello chassis da dietro. Notare
le imponenti dimensioni del triodo finale audio PX4. Questa valvola
è del tipo a riscaldamento diretto, ossia con il filamento
che funge anche da catodo. Per ridurre il ronzio di alternata
i progettisti di questa radio hanno introdotto un reostato, visibile
sul lato destro della foto, in basso, con il quale era possibile
bilanciare il pilotaggio sul filamento rispetto a massa. |
Vista frontale con il sistema (pazzesco)
di spostamento degli indici sulle due scale parlanti (OM e OL).
Mai visto un sistema di cordicelle così complesso. Al centro
l'indicatore di sintonia (fluid tuning indicator) come descritto
sul Service Manual. Le lampadine che illuminano le due scale parlanti
si accendono a seconda della gamma selezionata dal commutatore,
che tra la le altre cose, funge anche da interruttote generale
di alimentazione. |
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Vista dello chassis dal sotto. Singolare
la soluzione di chiudete tutti i condensatori in un unico contenitore
(condenser box) e mettere tutte le resistenze una di fianco all'altra
in maniera ordinata con la possibilità di raffreddarsi
prendendo aria dalla apertura posta sotto il mobile. I due contenitori
tondi con la vite al centro sono i due trasformatori di MF, molto
diversi da come siamo abituati a vederli sulle nostre radio più
recenti. La piccola manopola in basso a sinistra fa capo al condenstatore
di accordo per adattare l'impedenza dell'antenna, questa una raffinatezza
circuitale che la dice lunga su come sia il progetto di questo
ricevitore. |
Particolare ingrandito
del logo "Marconi" presente al centro della parte superiore
del mobile. La Marconiphone era una importante azienda inglese
fondata nientemeno da Guglielmo Marconi in persona, nel corso
degli anni il nome poi venne cambiato in "HIS MASTER VOICE",
importata poi in Italia come "La Voce del Padrone".
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