Questa sezione è dedicata alla autocostruzione di un piccolo ricevitore a galena. E' doveroso precisare che da questo tipo di ricevitori non ci si può aspettare grosse prestazioni, al massimo si può riuscire ad ascoltare il primo canale RAI, ma visto l'esiguo numero di componenti richiesto e considerando l'assenza di una qualsiasi fonte di alimentazione questo risultato lo si può già considerare una vittoria. Va inoltre detto che la condizione minima affinchè si possa riuscire a captare qualche emittente è quella di dotare la galena di una OTTIMA antenna e di una altrettanto EFFICACE messa a terra.

 


Analizziamo lo schema elettrico (...!):
La bobina va costruita avvolgendo circa 150 spire di filo smaltato di diametro 0,20mm sopra un supporto (bakelite o cartone) del diametro di circa 2,5cm. Le spire vanno avvolte serrate, senza accavallarle e cercando di tenere i collegamenti al resto del circuito il più corti possibile. Il condensatore variabile per la sintonia da 560pf circa lo si può recuperare da un qualsiasi ricevitore per onde medie.

Generalmente questi condensatori presentano due sezioni, se ne dovrà utilizzare una soltanto tenendo presente che una delle due armature (quella fissa), sempre collegata alla meccanica del condensatore, andrà collegata dal lato di massa della galena. Per il condensatore di livellamento anche lui da circa 500pf può andare bene un qualsiasi tipo, sia al poliestere o altro.


Come rilevatore a galena se avete la fortuna di possedere un rilevatore "a baffo di gatto" potrete dare un aspetto "old style" alla vostra realizzazione, in alternativa un comune diodo al germanio tipo OA81 o similare garantisce lo stesso risultato. Mi raccomando, deve essere utilizzato unicamente un diodo al germanio, in quanto quelli "recenti" al silicio hanno una tensione di conduzione di 0,6V e non garantirebbero un funzionamento certo al ricevitore.

I diodi al germanio infatti iniziano la conduzione quando ai loro capi viene applicata una tensione di soli 0,2V e quindi riescono a rivelare un segnale molto più piccolo.


Per il riconoscimento dei reofori sia del diodo al germanio che del rivelatore "a baffo di gatto" potete utilizzare l'immagine qui a lato. Per sapere se il diodo in vostro possesso è di tipo al germanio oppure al silicio potete basarvi sul fatto (empirico ma efficace) che generalemente i vecchi diodi al germanio erano realizzati con un involucro in vetro, talvolta soltanto ricoperto di una vernice nera, facilmente asportabile per l'osservazione.

Per il funzionamento del rivelatore "a baffo di gatto" una volta terminato il montaggio si deve muovere delicatamente l'elettrodo sopra il cristallo di galena, fino ad ottenere un efficace effetto di rivelazione. Purtroppo questa è una operazione critica, quindi consiglio di inserire temporaneamente un diodo al germanio al posto di questo componente, verificare che si riesca a ricevere una qualche emittente e soltanto dopo provare ad inserire il rivelatore a galena vero e proprio.


Per cuffia deve essere  utilizzato assolutamente un modello ad alta impedenza (almeno 2000 ohm) del tipo che vedete in figura qui a lato, questo per non caricare lo stadio di rivelazione.

I modelli di cuffie normalmente utilizzati per lo stereo, i walkman o simili apparecchi non vanno bene. Generalmente queste cuffie si trovano facilmente nei mercatini e le fiere dell'elettronica ed hanno un prezzo molto contenuto.


L'antenna altro non è che uno spezzone di filo lungo almeno 5 metri isolato da un capo e fatto scorrere non in prossimità del pavimento, delle pareti o di strutture in metallo. Per il fissaggio si può utilizzare un qualsiasi supporto isolante, anche in legno. Per una migliore ricezione sarebbe importante stendere l'antenna all'aperto, magari quando non ci sono temporali in arrivo (!!!)  La messa a terra del dispositivo può avvenire (come realmente accadeva in passato) collegandosi ai tubi del riscaldamento, a quelli dell'acqua o in alternativa utilizzando un picchetto di rame piantato nel terreno per almeno 50cm.

Per effettuare il montaggio consiglio di realizzare una piccola basetta in legno, comoda da costruirsi ed esteticamente valida. Non dimenticate di dotare il condensatore variabile di sintonia di una manopola ISOLATA, in quando su tutti i condensatori in metallo l'alberino è connesso direttamente con una delle due armature. Senza questa precauzione nel momento che con le mani ruoterete il comando di sintonia provochereste una perdita di segnale.

Una volta terminato il montaggio e dotata la galena di una antenna e terra potrete iniziare la ricezione, preferibilmente nelle ore serali dove la propagazione è maggiore. Ruotando il condensatore di sintonia dovreste quasi certamente riuscire a "captare" qualche stazione.

Ricordo per i meno esperti di non aspettarsi da questa galena prestazioni da ricevitori digitali PLL, ma di ritenersi soddisfatti già ottenendo qualche flebile nota musicale nella cuffia.... Se poi velete esagerare e disponete di un generatore di segnali in onde medie potete tarare il ricevitore (.....) generando una portante a 1Mhz, posizionare il condensatore variabile in centro corsa  e allargare/avvicinare le spire della bobina fino a quando la nota in cuffia non viene riprodotta con la massima intensità.

NOTA:

Per ovvi motivi di sicurezza va evitato assolultamente ogni collegamento di questa galena con altri dispositivi elettrici e/o elettronici, amplificatori, cavi di alimentazione o altro. L'autore declina ogni responsabilità diretta o indiretta per danni causati da un uso improprio di questo ricevitore.

Se avete qualche domanda o dubbio in merito a questa semplice realizzazione potete pure scrivermi utilizzando il link  "Come contattarmi" riportato qui a sinistra. Ve poi a montaggio concluso vorrete inviarmi una immagine del vostro "prototipo" sarò ben felice di pubblicarlo su queste pagine.

 


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Se volete poi cimentarvi nella difficoltosa arte della realizzazione in proprio delle bobine cosiddette a "nido d'ape" allora avrete prima bisogno di autocostruirvi un utensile tipo quello mostrato qui a lato.

Si tratta comunque di una lavorazione molto complessa dove viene richiesta una notevole quantita' di esperienza e pazienza.





(foto cortesia di Pierino N.)

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Vista di come vengono gli avvolgimenti una volta terminati, la prima di sinistra viene chiamata bobina di "Lorentz" ed e' adatta principalmente per le alte frequenze. (Onde corte)







(foto cortesia di Pierino N.)


 

 



 
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