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Costruttore Radio Agences - Nizza
Modello n/a
Anno di costruzione 1948
Valvole impegate UCH81- UF41 - UBC41 - UL41 - UY41
Gamme d'onda OL - OM - OC
Circuito di ricezione Supereterodina con MF a 465Khz
Alimentazione 110 Volt
Dimensioni 23 x 14 x 10 cm
Finale audio UL41
Occhio magico non presente
   
 

Questo piccolo ma simpatico apparecchio francese non appartiene alla mia collezione, e' di una persona che me lo ha lasciato per un intervento di restauro. Ho deciso comunque di pubblicarlo perche' rappresenta un singolare esemplare di ricevitore visibilmente prodotto in serie limitata, da una azienda artigianale di Nizza. Il mobile e' di bakelite, perfettamente mantenuta, senza graffi o rotture e si presenta di un bellissimo colore rossastro con le impareggiabili venature che questa resina fenolica riesce a restituire.

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Appena estratto l'apparecchio dal mobile ci si rende subito conto sua della realizzazione artigianale su piccola scala. Lo chassis e' chiaramente realizzato in alluminio, piegato a mano, con imperfezioni visibili e mancanza addirittura dei fori di fissaggio al mobile, questi infatti sono stati solo indicati con un pennarello e mai stati fatti.

Addirittura i fori fatti sul mobile in bakelite in corrispondenza dell'antenna e la terra non collimano con lo chassis, sono disassati, in una produzione di serie questo non sarebbe mai potuto accadere. Anche le staffe di fissaggio dell'altoparlante (marchiato Paris) sono visibilmente realizzate a mano, come pure i supporti per le valvole.

Notare l'assenza del trasformatore di alimentazione, infatti questo ricevitore e' alimentato a 110V con i filamenti delle 5 valvole connessi in serie. La resistenza che si intravede dietro alla media frequenza di sinistra ha il compito di ridurre la tensione da applicare alla raddrizzatrice (una UY41) quanto basta per ottenere una anodica adatta al funzionamento.

Vista frontale del telaio, realizzazione semplice della scala parlante, i comandi sono interruttore/volume, sintonia e cambio di gamma, tipica degli apparecchi "da comodino", come venivano definiti questi ricevitori negli anni '50.



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Il cablaggio e' quello standard punto-punto, con un numero di componenti esiguo, notare i segni in verde sul telaio dove dovevano essere fatti i fori di fissaggio al mobile. I condensatori gialli ed i due piccoli elettrolitici blu in basso sono i componenti sostituiti durante un precedente restauro.

Come detto sopra questo ricevitore va alimentato a 110V ed e' sprovvisto del trasformatore di alimentazione, per questo motivo il telaio risultera' sempre collegato ad un terminale della rete, quindi con mancanza assoluta di isolamento, e certezza di prendere una bella scossa toccando una qualsiasi parte in metallo.



Particolare della riparazione che ho dovuto effettuare per eliminare la distorsione prodotta dalla polvere entrata all'interno della bobina/cono dell'altoparlante.

In pratica anziche' smontare tutto il cestello (cosa impraticabile ed invasiva) ho preferito montare un piccolo filo di ferro che, premendo sul feltrino, riesce a spostare il cono quando basta per ricentrarlo ed evitare di raschiare contro il magnete.

Si tratta di una pressione minima ma in grado di eliminare la distorsione, che sopratutto a livelli di volume bassi era inaccettabile. (sotto forma di gracchio molto evidente)




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Particolare ingrandito della descrizione stampata sul vetro della scala parlante: "Plan de Copenhague 1948".

Il piano di Copenaghen era l'accordo preso in quegli anni per cercare di standardizzare i nomi delle stazioni da riportare sui ricevitori, con le rispettive frequenze.

Vista posteriore del ricevitore, notare l'ottimo stato di conservazione del mobile, il cavo di alimentazione originale, insomma un valido ed interessante apparecchio ricevitore francese di fine anni 40.

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Dettaglio della spina di alimentazione, NON EUROPEA, usata su apparecchi alimentati unicamente a 110V.

Mai farsi tentare di sostituirla con una "normale", sono differenti proprio per evitare che per sbaglio l'apparecchio venga alimentato a 220V, con risultati catastrofici.


 




 

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