Bellissimo e raro apparecchio di produzione SITI, modello R11, costruzione 1928. E' contenuto in un altrettanto bellissimo mobile stile Luigi XV, conservato inoltre in maniera impeccabile. Cliccando sulla immagine si accede alle sue viste dell'interno ed alcuni particolari. Si tratta di un ricevitore davvero molto pregevole.

Vista frontale dell'apparecchio, esemplare la realizzazione ed il suo stato di conservazione. Al centro delle tre manopole si può osservare l'indicatore numerico di sintonia, sostituito poi nel corso degli anni dalla "più moderna" scala parlante, con i nomi delle stazioni serigrafate direttamente sul vetro.

Simpatico e curioso apparecchio "portatile" dotato di valigetta.

Di fronte ad apparecchi di questo prestigio ci sono sempre ben poche osservazioni da fare.... semplicemente bello.

Vista superiore con il fonografo, si possono notare le puntine di ricambio nelle scatolette in alto a sinistra.

Una volta chiuso questo apparecchio si presenta così, un bel mobile, con tanto di maniglie per aprire i cassetti... Notare anche la grazia delle gambe lavorate a "S".

Vista interna dell'apparecchio, si notano i due poderosi altoparlanti, anche questi elettrodinamici, nonchè il gigantesco trasformatore di alimentazione.

Questa bellissima vista interna ci fa capire (se avessimo avuto dubbi) di come venivano realizzati negli anni '20 i primi apparecchi radio.. Fili rigidi dei cablaggi in squadra a 90°, componenti tutti ordinatamente disposti...

Apparecchio da tavolo, direi mantenuto (o restaurato) in condizioni perfette. Anche qui l'indicazione delle stazioni avviene tramite "scala muta", in pratica solo un riferimento numerico, stava poi all'ascoltatore scriversi che su 58 si riceve Radio Monte Ceneri, su 77 Radio Londra, ecc.

Vista interna, si nota in primo piano la grossa valvola raddrizzatrice. Anche qui la cura nella sua costruzione è verificabile dall'accurata schermatura del condensatore variabile di sintonia, al centro sotto un robusto coperchio, e dalle medie frequenze anch'esse schermatissime.

Modello "storico" di RadioRurale, in questo caso Marelli (che poi diventerà Magneti Marelli). Gli apparecchi RadioRurale erano apparecchi economici voluti in Italia da Mussolini stesso, per fare sì che in ogni abitazione fosse presente un apparecchio, visti gli alti costi di allora.

Apparecchio molto bello prodotto da una nota casa costruttrice piemontese (di allora) la Savigliano S.A. Purtroppo nel corso degli anni molti di questi piccoli ma bravi laboratori - stabilimento sono stati costretti a chiudere, schiacciati dalla concorrenza spietata dei grossi marchi.

Apparecchio dalla linea semplice ed austera, come in quel periodo (circa gli anni '30) era consuetudine realizzare gli apparecchi. La Voce del Padrone altro non era che il costruttore "His Master Voice" (Marconiphone) originario del Regno Unito.

Vista interna, qui purtroppo l'umidità ha fatto qualche danno, la ruggine è presente in quasi tutto lo chassis, ma non dobbiamo dimenticare che sono passati 80 anni dalla produzione di questi apparecchi.. Certo i loro progettisti non avrebbero mai immaginato che potessero durare così tanto..

Apparecchio da pavimento, raffinato e ben fatto. Qui fa la sua comparsa la scala parlante (anzi due, una per gamma) con serigrafati direttamente i nomi delle stazioni. Al centro la piccola finestrella che si vede è l'indicatore di sintonia, un tipo ottico di quello che potete vedere nella sezione della mia collezione all'interno della Marconiphone 296.

Vista posteriore, notare il poderoso altoparlante ricoperto di stoffa. A quei tempi veniva spesso utilizzata la tela come protezione contro la polvere e migliorare inoltre l'acustica avvolgendo tutto l'altoparlante.

Bell'esemplare della Phonola modello 563 prodotta intorno agli anni 1941-42. Era soprannominata Phonola "Castiglioni" perchè disegnata dai fratelli Castiglioni e Caccia Dominioni. Veniva realizzata nelle varianti di colore nera, verde, amaranto e bianca, quest'ultima e la verde sono fra le più rare perchè la bachelite di cui sono fatte risulta molto più fragile.

Vista interna dell'apparecchio una volta rimosso il coperchio di bakelite. Sicuramente una realizzazione più unica che rara per un apparecchio radio.

Immagine della Phonola vista dal lato componenti. E' possibile osservare il discreto grado di compattazione dei singoli componenti, compatibile con le loro dimensioni. In alto a destra il gruppo AF, le quattro medie frequenze (numerate!) ed i classici 5 tubi di ogni supereterodina.