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Ecco come si presentava
l'apparecchio appena arrivato in laboratorio. Nel complesso
molto buono lo stato di conservazione del mobile, bellissimo
(e pesantissimo), con splendide venature di radica.
Anche la lucidatura a gommalacca non ha danni evidenti, segno
che il mobile non ha sofferto di prolungate esposizioni ai raggi
solari e non e' stato conservato in un luogo umido.
Niente infatti come l'umidita' o la lunga esposizione diretta
ai raggi solari riescono a danneggiare un apparecchio d'epoca.
Il sole con i suoi raggi UV screpola il legno e danneggia le
scritte della scala parlante, l'umidita' rovina i componenti
elettronici all'interno e provoca ruggine delle parti metalliche.
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Purtroppo i problemi
sono iniziati una volta iniziato ad esaminare l'interno dell'apparecchio.
E' subito evidente una sua manomissione, effettuata chissa'
quanti decenni fa, la completa rimozione dell'altoparlante,
chassis privato dei suoi supporti laterali ed il condensatore
variabile che risulta visibilmente sostituito con uno non originale..
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Vista dello chassis una
volta estratto dal mobile, nonostante la quantita' di polvere
accumulata negli anni fortunatamente la ruggine non ha aggredito
a fondo il metallo del telaio.
Infatti mentre la polvere puo' essere piu' o meno agevolmente
rimossa la ruggine rappresenta spesso un grave problema perche'
provoca il blocco del perno di sintonia, dei potenziometri,
del cambio di gamma, oltre che essere molto antiestetica.
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Ecco una vista del condensatore variabile, sostituito da qualcuno
durante un intervento effettuato in passato. Posso immaginare
che quello suo originale realizzato con cestello in zama fosse
rotto o bloccato, non vedo altrimenti motivo di simile scempio.
Gli interventi di restauro che devo fare su apparecchi mangeggiati
sono sempre insidiosi, capita di trovare circuiti modificati,
valvole fuori posto..
Per esperienza posso dire che i guasti causati dal tempo (leggi
inattivita' per decenni) sono spesso prevedibili, quelli causati
dall'uomo... purtroppo no...
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Una volta effettuata l'accurata ed approfondita pulizia del
telaio rimuovendo la polvere e la sporcizia accumulata il primo
intervento e' stato rimettere a posto tutto il delicato sistema
di cordine della sintonia.
In questo caso la sostituzione del condensatore variabile con
uno "simile" ha reso necessario modificare i percorsi
originali della cordina di sintonia, operazione piuttosto laboriosa.
Quando si devono rimettere le cordine bisogna armarsi sempre
di santa pazienza, e' un lavoro non difficile ma molto noioso,
inoltre e' importante avere sempre a portata di mano un buon
agganciamolla e qualche pezzetto di nastro da carrozziere, in
carta, da usare per tenere fermo il filo durante i vari passaggi
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Ecco lo chassis visto
di fronte, sempre ripreso durante le fasi di ripristino della
cordina di sintonia. Si possono notare le lampadine indicatrici
delle gamme d'onda, rispettivamente onde lunghe, medie e due
corte.
Una delle lampadine e' completamente nera (risultata poi fulminata),
si tratta di quella relativa alle onde medie, senza dubbio questo
ricevitore ha funzionato per anni sempre su questa gamma di
frequenze. L'accensione prolungata di questa lampadina ha addirittura
danneggiato "cuocendola" la scritta in cellulosa "ONDE
MEDIE" presente sul frontale dell'apparecchio.
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Ulteriore brutta sorpresa,
forse la peggiore che puo' capitare durante il restauro di un
apparecchio radio:
Il trasformatore di alimentazione risulta interrotto.
Diagnosi immediatamente riscontrata da un esame con l'ohmetro
sul primario, l'avvolgimento risulta interrotto tra la tensione
dei 160V ed i 220V, quindi in pratica inutilizzabile con la
nostra tensione di casa.
Ho effettuato comunque un primo test di accensione solo
dei filamenti alimentado l'apparecchio a 160V.
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Una volta concordato l'extra intervento con il cliente ho smontato
il trasformatore portandolo a fare riavvolgere in un laboratorio
specializzato, per questo tipo di operazioni occorre la bobinatrice.
In apparecchi di valore come questo la sostituzione del trasformatore
con uno non originale sarebbe stato un delitto.. Gia' qualcuno
in passato ha cambiato il condensatore variabile e preso l'altoparlante,
se ora si fosse messo anche un trasformatore diverso sarebbe
stato davvero troppo...
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Vista del trasformatore
una volta riavvolto. In questo caso e' stato necessario rifare
piu' avvolgimenti, il filamento della raddrizzatrice ha la necessita'
di essere alimentato a parte, come sulle "80', valvole
dette ad accensione diretta.
Siccome l'avvolgimento del primario e' sempre quello piu' interno
e' stato necessario riavvolgerlo tutto, altrimenti si sarebbero
potuti risparmiare gli avvolgimenti dei secondari.
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Ecco finalmente il prezioso
trasformatore una volta riassemblato, pronto per essere rimontato.
Quando si smontano i trasformatori poi si deve fare attenzione
a serrare molto bene le viti di fissaggio del pacco lamellare,
altrimenti le vibrazioni prodotte dal campo magnetico le farebbero
vibrare troppo, generando all'interno del ricevitore un rumore
molto fastidioso.
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Per rendere meglio una
idea della classe di questo ricevitore basta guardare gli zoccoli
delle valvole, realizzati ottimamente, non in solita bakelite
spesso causa di falsi contatti, tutti inoltre con accanto la
targhetta identificativa del tipo di valvola.
Una raffinatezza che la dice lunga su come i progettisti di
questi pregiati ricevitori prestavano la loro attenzione anche
ai particolari.
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Ecco come si presenta
lo chassis una volta terminate le varie operazioni di restauro.
Notare la presenza degli schermi montati su ogni valvola, segno
anche questo dell'attenzione posta dai progettisti nella realizzazione
di questo bellissimo apparecchio.
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Vista inferiore del telaio,
si possono notare i vari condensatori, sostituiti perche' danneggiati
od in forte perdita ed il grosso volano solidale con la manopola
di sintonia, in grado di rendere molto "fluida" la
ricerca delle stazioni.
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A lato simpatica immagine
pubblicitaria dell'epoca. Come spesso avveniva in passato gli
apparecchi al top della gamma come questo venivano venduti in
due versioni, una come midget (soprammobile) ed una con giradischi
incorporato.
In questo ultimo caso prendevano il nome di radiofonografi
e potevano raggiungere prezzi molto elevati per il periodo.
3600 Lire per gli anni '30 non erano certo alla portata di tutti.
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Vista posteriore del
ricevitore, una volta terminato e perfettamente funzionante.
L'altoparlante e' stato rimontato, purtoppo non il suo originale
ma uno adatto all'epoca.
Anche il cordone di alimentazione e quello dell'altoparlante
sono stati sostituiti, con fili ricoperti in tessuto, come quelli
originali.
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In questo apparecchio
l'indicatore di sintonia non era il classico "occhio magico"
ma un ingegnoso sistema realizzato con una speciale lampada
al neon, posta in serie all'anodica della valvola amplificatrice
di media frequenza.
In pratica a maggiore segnale presente in ingresso (sintonia
perfetta) corrisponde una maggiore corrente anodica e di conseguenza
un maggiore allungamento del segmento luminoso emesso dalla
lampada. Purtroppo in questo apparecchio la lampada nel corso
degli anni si e' danneggiata ed oggi emette solo una flebile
luce.
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Interessante e curioso
inoltre il meccanismo per cui tutta la scala parlante e' montata
su un supporto orientabile verso l'alto, questo per agevolare
le operazioni di sintonia, che in pratica possono essere effettuate
senza doversi abbassare al livello dell'apparecchio.
Non dobbiamo dimenticare che questo ricevitore apparteneva
al top della gamma Radio Allocchio Bacchini di quegli anni
(1939), e che il suo prezzo, come evidenziato dalla locandina
qui sopra non era certo uno scherzo per quei tempi.
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Ecco la vista d'insieme
del ricevitore, perfettamente restaurato e funzionante, pronto
per essere riconsegnato al cliente.
Dopo la fase di sostituzione dei vari condensatori ho effettuato
anche la taratura di tutta la catena a Media Ferquenza e durante
i test sono rimasto stupito dalla sensibilita' di questo apparecchio,
che con una antenna adeguata e' in grado nuovamente di ricevere
(la sera) perfettamenre sempre molte stazioni.
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