Costruttore Radio Allocchio Bacchini
Modello 528M
Anno di costruzione 1938
Valvole impegate 6A8 - 6K7 - 6Q7 - 6V6 - 5Y3
Gamme d'onda OL - OM - OC1 - OC2
Circuito di ricezione Supereterodina con MF a 425Khz
Alimentazione 110 125 160 220 Volt
Dimensioni 560 x 485 x 320
Finale audio 6V6
Occhio magico Indicatore al neon

Questo bellissimo apparecchio non appartiene alla mia collezione, si tratta di un ricevitore che mi e' stato portato da un cliente per effettuare il suo restauro. Vista la sua bellezza ho pensato di aggiungerlo lo stesso alla sezione.


 

Ecco come si presentava l'apparecchio appena arrivato in laboratorio. Nel complesso molto buono lo stato di conservazione del mobile, bellissimo (e pesantissimo), con splendide venature di radica.

Anche la lucidatura a gommalacca non ha danni evidenti, segno che il mobile non ha sofferto di prolungate esposizioni ai raggi solari e non e' stato conservato in un luogo umido.

Niente infatti come l'umidita' o la lunga esposizione diretta ai raggi solari riescono a danneggiare un apparecchio d'epoca. Il sole con i suoi raggi UV screpola il legno e danneggia le scritte della scala parlante, l'umidita' rovina i componenti elettronici all'interno e provoca ruggine delle parti metalliche.

Purtroppo i problemi sono iniziati una volta iniziato ad esaminare l'interno dell'apparecchio.

E' subito evidente una sua manomissione, effettuata chissa' quanti decenni fa, la completa rimozione dell'altoparlante, chassis privato dei suoi supporti laterali ed il condensatore variabile che risulta visibilmente sostituito con uno non originale..





Vista dello chassis una volta estratto dal mobile, nonostante la quantita' di polvere accumulata negli anni fortunatamente la ruggine non ha aggredito a fondo il metallo del telaio.

Infatti mentre la polvere puo' essere piu' o meno agevolmente rimossa la ruggine rappresenta spesso un grave problema perche' provoca il blocco del perno di sintonia, dei potenziometri, del cambio di gamma, oltre che essere molto antiestetica.



Ecco una vista del condensatore variabile, sostituito da qualcuno durante un intervento effettuato in passato. Posso immaginare che quello suo originale realizzato con cestello in zama fosse rotto o bloccato, non vedo altrimenti motivo di simile scempio.

Gli interventi di restauro che devo fare su apparecchi mangeggiati sono sempre insidiosi, capita di trovare circuiti modificati, valvole fuori posto..

Per esperienza posso dire che i guasti causati dal tempo (leggi inattivita' per decenni) sono spesso prevedibili, quelli causati dall'uomo... purtroppo no...





Una volta effettuata l'accurata ed approfondita pulizia del telaio rimuovendo la polvere e la sporcizia accumulata il primo intervento e' stato rimettere a posto tutto il delicato sistema di cordine della sintonia.

In questo caso la sostituzione del condensatore variabile con uno "simile" ha reso necessario modificare i percorsi originali della cordina di sintonia, operazione piuttosto laboriosa.

Quando si devono rimettere le cordine bisogna armarsi sempre di santa pazienza, e' un lavoro non difficile ma molto noioso, inoltre e' importante avere sempre a portata di mano un buon agganciamolla e qualche pezzetto di nastro da carrozziere, in carta, da usare per tenere fermo il filo durante i vari passaggi

 

Ecco lo chassis visto di fronte, sempre ripreso durante le fasi di ripristino della cordina di sintonia. Si possono notare le lampadine indicatrici delle gamme d'onda, rispettivamente onde lunghe, medie e due corte.

Una delle lampadine e' completamente nera (risultata poi fulminata), si tratta di quella relativa alle onde medie, senza dubbio questo ricevitore ha funzionato per anni sempre su questa gamma di frequenze. L'accensione prolungata di questa lampadina ha addirittura danneggiato "cuocendola" la scritta in cellulosa "ONDE MEDIE" presente sul frontale dell'apparecchio.



Ulteriore brutta sorpresa, forse la peggiore che puo' capitare durante il restauro di un apparecchio radio:
Il trasformatore di alimentazione risulta interrotto.

Diagnosi immediatamente riscontrata da un esame con l'ohmetro sul primario, l'avvolgimento risulta interrotto tra la tensione dei 160V ed i 220V, quindi in pratica inutilizzabile con la nostra tensione di casa.

Ho effettuato comunque un primo test di accensione solo dei filamenti alimentado l'apparecchio a 160V.


Una volta concordato l'extra intervento con il cliente ho smontato il trasformatore portandolo a fare riavvolgere in un laboratorio specializzato, per questo tipo di operazioni occorre la bobinatrice.

In apparecchi di valore come questo la sostituzione del trasformatore con uno non originale sarebbe stato un delitto.. Gia' qualcuno in passato ha cambiato il condensatore variabile e preso l'altoparlante, se ora si fosse messo anche un trasformatore diverso sarebbe stato davvero troppo...



Vista del trasformatore una volta riavvolto. In questo caso e' stato necessario rifare piu' avvolgimenti, il filamento della raddrizzatrice ha la necessita' di essere alimentato a parte, come sulle "80', valvole dette ad accensione diretta.

Siccome l'avvolgimento del primario e' sempre quello piu' interno e' stato necessario riavvolgerlo tutto, altrimenti si sarebbero potuti risparmiare gli avvolgimenti dei secondari.

Ecco finalmente il prezioso trasformatore una volta riassemblato, pronto per essere rimontato.

Quando si smontano i trasformatori poi si deve fare attenzione a serrare molto bene le viti di fissaggio del pacco lamellare, altrimenti le vibrazioni prodotte dal campo magnetico le farebbero vibrare troppo, generando all'interno del ricevitore un rumore molto fastidioso.



Per rendere meglio una idea della classe di questo ricevitore basta guardare gli zoccoli delle valvole, realizzati ottimamente, non in solita bakelite spesso causa di falsi contatti, tutti inoltre con accanto la targhetta identificativa del tipo di valvola.

Una raffinatezza che la dice lunga su come i progettisti di questi pregiati ricevitori prestavano la loro attenzione anche ai particolari.

Ecco come si presenta lo chassis una volta terminate le varie operazioni di restauro. Notare la presenza degli schermi montati su ogni valvola, segno anche questo dell'attenzione posta dai progettisti nella realizzazione di questo bellissimo apparecchio.

Vista inferiore del telaio, si possono notare i vari condensatori, sostituiti perche' danneggiati od in forte perdita ed il grosso volano solidale con la manopola di sintonia, in grado di rendere molto "fluida" la ricerca delle stazioni.

A lato simpatica immagine pubblicitaria dell'epoca. Come spesso avveniva in passato gli apparecchi al top della gamma come questo venivano venduti in due versioni, una come midget (soprammobile) ed una con giradischi incorporato.

In questo ultimo caso prendevano il nome di radiofonografi e potevano raggiungere prezzi molto elevati per il periodo.

3600 Lire per gli anni '30 non erano certo alla portata di tutti.

Vista posteriore del ricevitore, una volta terminato e perfettamente funzionante. L'altoparlante e' stato rimontato, purtoppo non il suo originale ma uno adatto all'epoca.

Anche il cordone di alimentazione e quello dell'altoparlante sono stati sostituiti, con fili ricoperti in tessuto, come quelli originali.

In questo apparecchio l'indicatore di sintonia non era il classico "occhio magico" ma un ingegnoso sistema realizzato con una speciale lampada al neon, posta in serie all'anodica della valvola amplificatrice di media frequenza.

In pratica a maggiore segnale presente in ingresso (sintonia perfetta) corrisponde una maggiore corrente anodica e di conseguenza un maggiore allungamento del segmento luminoso emesso dalla lampada. Purtroppo in questo apparecchio la lampada nel corso degli anni si e' danneggiata ed oggi emette solo una flebile luce.


Interessante e curioso inoltre il meccanismo per cui tutta la scala parlante e' montata su un supporto orientabile verso l'alto, questo per agevolare le operazioni di sintonia, che in pratica possono essere effettuate senza doversi abbassare al livello dell'apparecchio.

Non dobbiamo dimenticare che questo ricevitore apparteneva al top della gamma Radio Allocchio Bacchini di quegli anni (1939), e che il suo prezzo, come evidenziato dalla locandina qui sopra non era certo uno scherzo per quei tempi.

Ecco la vista d'insieme del ricevitore, perfettamente restaurato e funzionante, pronto per essere riconsegnato al cliente.

Dopo la fase di sostituzione dei vari condensatori ho effettuato anche la taratura di tutta la catena a Media Ferquenza e durante i test sono rimasto stupito dalla sensibilita' di questo apparecchio, che con una antenna adeguata e' in grado nuovamente di ricevere (la sera) perfettamenre sempre molte stazioni.


 

 
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