Costruttore METER (EICO 232)
Modello 130
Anno di costruzione 1960
Valvole impegate ECC82 - EAA91
Gamme CC 1,5V - 15V - 500V - 1500V fondo scala
Gamme CA 1,5V - 15V - 500V - 1500V fondo scala
Gamme OHM ohm x1 - x10 - x100 - x1000 - x100.000
Alimentazione 220 Volt
Dimensioni 15 x 10 x 18


 

Quello che viene descritto in questa pagina e' un Voltmetro elettronico, a valvole. in questo caso ne vengono impiegate due, una come rettificatrice per misure di tensioni alternate ed una come ponte di misurazione per tutte le portate voltmetriche. In aggiunta questo strumento prevede anche 5 portate ohmetriche, per misurare le resistenze.

La grande differenza tra un normale tester e questo strumento e' l'elevata resistenza di ingresso, molto grande perche' in pratica la tensione da misurare viene applicata alla griglia della sezione triodo di una delle due valvole.

A differenze di un normale strumento a lancetta dove e' la stessa tensione da misurare che fa muovere l'ago qui la misurazione avviene senza andare a modificare il funzionamento del cirtuito sotto esame. Capita infatti spesso in radiotecnica, sopratutto in apparecchi televisivi di dovere effettuare misure di tensioni dove le correnti in gioco sono molto basse, se tentassimo di fare la misurazione con un banale tester nel momento in cui si collegano i puntali sarebbe come mettere un parallelo una resistenza di basso valore, alterando di fatto il funzionamento del circuito, o nella migliore delle ipotesi ottenere una lettura non reale.

Oggigiorno anche con un normalissimo tester cinese da 10 euro questo pericolo non sussiste piu', una volta invece con i normali misuratori a lancetta l'errore di misurazione era in agguato. Per dare una idea dell'ordine di grandezza basti pensare che questo strumento ha 11Mohm di resistenza interna, il suo equivalente non elettronico generalmente 20.000ohm/Volt, quindi molto piu' bassa.



Vista dell'apparecchio una volta smontato completamente per effettuare meglio le operazioni di pulizia. La parte elettronica e' davvero minima, le misurazioni delle tensioni e resistenze avvengono tramite un tradizionale circuito a ponte.

Prima di effettuare le misure va azzerato lo strumento portando con l'apposita manopola l'indice sullo zero. Da li' in poi ogni deviazione dell'ago sara' proporzionale alla tensione in ingresso, quindi leggibile direttamente sullo strumento.

Nel manuale viene espressamente richiesto nei casi in cui sia necessaria una grande precisione di effettuare la taratura dopo 20 minuti di riscaldamento dell'apparecchio, cosi' da evitare fastidiose derive del punto zero.

I circuiti di misurazione a ponte vengono utilizzati ancora oggi per esempio in capacimetri, induttanzimetri piu' in generale dove il componente da misurare deve essere alimentato sfruttando una tensione alternata ad una certa frequenza.

Una ottima e dettagliata spiegazione del funzionamento di questi ponti di misura e' disponibile su Wikipedia cliccando QUI.





 



Dettaglio del piccolo trasformatore di alimentazione presente all'interno di questo voltmetro, e' marcato Unaohm, gloriosa azienda italiana (ex Ing. Pontremoli) produttrice sopratutto di ottimi strumenti di misurazione.

Visto che questo apparecchio e' in pratica un EICO si puo' ritenere che la sua produzione in Italia avvenisse proptio nei laboratori Unaohm.

Non e' chiaro se questo prodotto venisse venduto in kit, spesso in passato per motivi di costo molti apparecchi venivano venduti in scatola di montaggio.

Notare la notevole precisione dello strumento una volta effettuata la sua taratura, niente da eccepire. Ovviamente essendo un apparecchio a valvole gli va dato il tempo di riscaldarsi ed andare a regime.

Caratteristica interessante e molto importante di questo strumento, riportata all'inizio del manuale, e' che la misurazione delle tensioni alternate avviene misurando il picco-picco e non come avviene generalmente il suo valore efficace.

La differenza tra i due valori consiste che nel primo caso come dice la parola stessa la misurazione avviene prendendo come riferimento il picco positivo e quello negativo del segnale, nel secondo caso considerando una tensione continua che messa nello stesso circuito (resistivo) procuce la stessa dissipazione di calore.

Anche in questo caso Wikipedia riporta una descrizione molto dettagliata del due tipi di misurazioni, che alla fine dei conti fanno rilevare tensioni anche molto diverse tra di loro. QUI




Vista del voltmetro elettronico, perfettamente funzionante, una volta effettuata la sua completa pulizia.

Ovviamente per le portate ohmetriche e' stato impossibile reperire la sua pila originale, al suo posto ne sono state messe due ministilo in serie.

Il restauro elettronico e' stato pressocche' inesistente, anche i condensatori elettrolitici di filtro necessari a livellare la minima tensione anodica sono rimasti gli originali.

I punti di taratura alla fine sono 2 trimmer, uno per le portate in continua ed uno per quelle in alternata.

Tra la dotazione di accessori che veniva fornita a parte era presente una sonda per effettuare misurazioni della alta tensione nei cinescopi (EAT) 30.000V fs ed una sonda per effettuare misurazioni di segnali di alta frequenza.


 

 
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