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Costruttore Radiomarelli
Modello 10A05
Anno di costruzione 1946 circa
Gamme d'onda OL-OM-OT (nota) -OC1-OC2-OC3-OC4
Valvole montate 6SA7-6NK7-6Q7-6V6-5Y3-6E5
Circuito di ricezione Supereterodina con MF a 455Khz
Alimentazione 80-220 Vca
Dimensioni 59X30X40
Finale audio Tetrodo a fascio 6V6
Occhio magico Si, del tipo 6E5
 
Nota 

Questo ricevitore può anche essere alimentato con una tensione molto bassa (80V) decisamente insolita, in questo caso il trasformatore di alimentazione svolgerà le funzioni di elevatore di tensione. La gamma segnalata come "OT" sta per "Onde Tropicali" e riceve dai 40 fino ai 110 metri.

 
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Vista da sopra dello chassis del ricevitore  una volta estratto dall'interno del mobile. Una curiosità di questo apparecchio è anche la posizione inclinata che ha la parte elettronica rispetto al piano. Si può vedere dalla immagine grande in alto che tutto il circuito del radioricevitore è fissato su una base in legno che rimane inclinata di circa 45 gradi rispetto al piano del mobile. Quando si vuole estrarre il telaio dal mobile basta levare due staffe di fissaggio e fare scorrere in avanti tutta la base in legno (Va tolta prima la valvola raddrizzatrice).

Immagine del telaio visto dal sotto. Per accedere a questi componenti è necessario rimuovere la base in legno che funge da supporto meccanico per tutto il ricevitore. Notare la cura con la quale è realizzato tutto il cablaggio, particolarmente la parte AF con tutte le bobine schermate tra di loro.


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Qui a lato si può vedere ingrandito il disco segnalatore della banda selezionata tramite il commutatore di gamma. La finestra dove appare il numero 25 è illuminata dal dietro della scala parlante per una più facile lettura. Lo spostamento meccanico di questo disco avviene nel più classico dei modi per i ricevitori dell'epoca, ossia tramite una sottile funicella di metallo calettata sul perno del commutatore di gamma.



Particolare della scala parlante una volta rimossa la scala vera e propria. Gli indicatori di sintonia ad ago di colore rosso sono due e si muovono insieme entrambi comandati da un unico filo azionato dal comando di sintonia.




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Come nella più classica  tradizione di ricevitori progettati nel migliore dei modi anche in questo caso ci troviamo di fronte ad uno stadio di alimentazione completamente separato dal resto del telaio. La valvola raddrizzatrice è una 5Y3, un doppio diodo utilizzato come raddrizzatore ad onda intera. Sull'altoparlante magnetodinamico è fissato sia il trasfomatore di uscita della 6V6 che il condensatore di filtro dell'anodica. In questo caso si può vedere un altro condensatore sostituito  al posto dell'originale che era in evidente perdita. (Un classico). Per non perdere l'originalità dell'apparecchio il componente originale seppure non utilizzato è stato lasciato al suo posto.

Particolare ripreso da vicino della scala parlante di questo ricevitore. Praticamente perfetta, senza un graffio od una ammaccatura. La sua illuminazione è garantita da due classiche lampadine alimentate direttamente dalla tensione dei filamenti.



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Questa immagine è stata scattata nel mio laboratorio nel momento del primo "warm up" del ricevitore, Chiaramente questo effettuato SOLO dopo una serie infinita di controlli e misurazioni effettuate sui componenti più a rischio, non ultimo il malefico commutatore di gamma. La riparazione di questo apparecchio più di altri infatti mi ha fatto perdere un sacco di tempo.. La radio era muta solo sulle gamme OC mentre il funzionamento ottimo su OL e OM. Da un esame con l'oscilloscopio connesso sul catodo della valvola convertitrice ho notato che in corrispondenza delle gamme dove il ricevitore era muto non era più presente il segnale convertito in media frequenza. Solo con tanta pazienza e spray disossidante sono riuscito a risolvere il problema causato da una sezione del commutatore di gamma che non faceva fare più bene contatto alle bobine dell'oscillatore locale.


 

 


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